Anno nazionale del cibo italiano: davvero buon appetito!

Il 2018 è stato proclamato dai ministeri delle politiche agricole alimentari e forestali e dei beni culturali e del turismo "Anno nazionale del cibo italiano", che si traduce in valorizzazione dei riconoscimenti Unesco a tema, già conferiti (dieta mediterranea, vite ad alberello di Pantelleria, paesaggi della Langhe Roero e Monferrato, Parma città creativa della gastronomia, arte del pizzaiuolo napoletano), supporto alla candidatura per il Prosecco e per l'Amatriciana, nonchè organizzazione di iniziative legate a cultura e tradizione enogastronomica peculiari del nostro Bel Paese.

E' proprio il caso di dire "buon appetito!" nel senso più letterale, buono come qualità, sulla base di una storia millenaria e di riconoscimenti mondiali. Ma in Italia il patrimonio è talmente ridondante che le idee e concretizzazioni per scoprirlo, riscoprirlo, promuoverlo non sono mai abbastanza; l'obiettivo dell'anno è accendere i riflettori su tutto il territorio e le filiere, con un focus encomiabile sulla lotta allo spreco alimentare. A sostegno delle attività c'è anche l'Enit e la rete delle ambasciate italiane nel mondo.

Dall'1 gennaio è iniziata una campagna di comunicazione social nei musei statali, per attirare attenzione sul rapporto tra arte ed enogastronomia. L’account @museitaliani presenta e condivide circa 50 locandine digitali con immagine celebri ed intense, dalla stele di Karo al museo Egizio di Torino all'Ultima Cena di Leonardo, dagli affreschi di Pompei alla Cena con sponsali di Gherardo delle Notti, passando per i manifesti pubblicitari al museo Salce di Treviso e le nature morte a villa Medicea di Poggio a Caiano. Aperto e caldeggiato, dunque, l'invito a visitare gli oltre 420 musei, parchi archeologici e sito di cultura italiani, per individuare, fotografare e condividere il tema del mese con l’hashtag #annodelciboitaliano e contribuire a creare un reportage collettivo che, nel comune denominatore del cibo, suggerirà anche una storia della nostra società nell’evoluzione del gusto, parte dell’identità tricolore.

Alessandra Moro

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di radici friulane, è nata a Verona sotto il segno dei Pesci. Ha un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso.
Giornalista dell’ODG Veneto, lavora nel mondo della comunicazione stampa & tv; già collaboratrice per Corriere Veneto e per L'Arena - nelle pagine dedicate a cultura e spettacolo e al gusto - e per riviste di settore, ricopre da anni anche incarichi di ufficio stampa, ora insieme a Emma Sofia che, nata nel 2010, è diventata la più vicina, imprescindibile assistente.
Appassionata lettrice ed appassionata cuoca, adora i formaggi (abbinati ai vini).

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