ZAZIE BISTRO NEL PRIMO GRATTACIELO DI BUDAPEST

Vivere il Danubio, ammirarne il silenzioso fluire, come in nessun altro luogo a Budapest. Questo l’obiettivo che si è posta Eszter Radnóczy, fondatrice dello studio di architettura e interior design este’r partners, nel progettare l’interior del nuovo Zazie Bistro&Bar, situato al piano terra del MOL Campus, il primo grattacielo di Budapest che, con i suoi 143 metri di altezza, è l’edificio più alto dell’intera Ungheria, a firma dello studio londinese Foster + Partners.

Lungo le rive del Danubio, nel giovane quartiere BudaPart, nella parte meridionale di Buda, Zazie Bistro&Bar è un caffè al mattino, un bistrot durante il giorno, un lounge bar la sera, rivelandosi fluido in tutte le sue espressioni: fluttua da una fisionomia all’altra seguendo l’avvicendarsi delle ore; non solo, accoglie in sé sia il perpetuo scorrere del fiume sia la mutevolezza della natura che si intravede dalla superficie vetrata dell’edificio in cui è ospitato. L'idea alla base del progetto, infatti, è stata quella di abbinare l’attitudine contemporanea e urbana del MOL Campus agli elementi naturali che, nel contesto, sono alternati ad ex edifici industriali. Ma l’ispirazione primaria per este’r partners è il Danubio, inteso come esperienza, perché in città sono ben pochi i locali in cui ci si può sedere vicino al fiume durante un pranzo o una cena.

Ecco, quindi, un ambiente interno intimo, accogliente e luminoso, dove regalarsi una pausa o lavorare in serenità. Le scelte progettuali emergono in modo nitido dalle parole di Eszter Radnóczy, interior designer e progettista principale:

"Quando abbiamo progettato gli interni del ristorante, ci siamo ispirati al canottaggio sul Danubio: il fiume che scorre sotto di te con una lentezza rilassante, l’attraversamento di un canneto, i movimenti morbidi del corpo, gli alberi sulle sponde che danzano nel vento. Volevamo tradurre tutto questo nel linguaggio proprio del design con uno spazio che desse un senso di calma e di comfort, ma che allo stesso tempo rinvigorisse, a seconda dell'ora del giorno in cui si arriva".  Al centro del progetto di interior design, Eszter Radnóczy ha scelto alcuni elementi di design distintivi che rendono visivamente ed emotivamente l’idea del fluire del fiume. La lunga parete traforata che separa la cucina dalla zona pranzo, realizzata in cotto decorativo a reticolo di Mutina, curva e fluida, corre – scorre, è il caso di dire – parallela al guscio di vetro esterno ed è impreziosita, sopra, da tessuti fluttuanti che si increspano sul soffitto. A catturare l’attenzione sono anche le pareti rivestite dalla tappezzeria di Flukso, su disegno di este’r partners, con un motivo vivace bilanciato da toni rosa pesca, e i colorati tappeti di Radici Carpet che, come in un flusso dolce e impetuoso, rimandano allo spumeggiante Danubio (anch’essi sono disegnati da este’r partners).

Zazie Bistro&Bar non fa solo da specchio al Danubio: nei suoi interni lo scorrere del fiume risuona in ogni angolo, il suo fluire ne abita spazi e forme, in un insieme sinuoso che invoglia a vivere il presente in un continuo divenire.  

Foto: EP_Eszter ZazieBistro_ph Csaba Villányi

www.esterpartners.com

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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