VINCENZO MANICONE NUOVO CHEF DEL TANCREDI
Tancredi a Sirmione tra continuità e cambiamento. Il ristorante guidato dal patron Arnaldo Damiani rimane infatti per cittadini e turisti del comune lombardo e del Garda tutto un punto di riferimento per l’alta ristorazione e la grande accoglienza, con la cura di sempre e un’atmosfera unica, “sospesi tra il cielo e il lago”.
D’altra parte, però, prosegue la sua evoluzione gastronomica con un cambio strategico in cucina: l’Ode al Mediterraneo di Roberto Stefani lascia il posto alla cucina di mente e di cuore di Vincenzo Manicone. Un’importante rivoluzione, sia per il ristorante gardense sia per il giovane cuoco, 34enne, che saluta la sua esperienza da executive chef già stella Michelin dall’edizione 2019 della guida al Cannavacciuolo Café & Bistrot di Novara per approdare sulle coste del più grande lago d’Italia.
«Definisco la mia cucina “di cuore” perché si rifà in parte alle mie tradizioni di famiglia, in particolare quelle pugliesi di nonna, in parte a tutto ciò che mi riporta alla mente emozioni personali forti e profonde». Una cucina fatta di passione, di sostanza, che però viene “filtrata” da talento, esperienza e tecniche apprese durante la sua carriera di chef, culminata nella collaborazione più che decennale in cucina con Antonino Cannavacciuolo.
Il risultato è un punto d’incontro ben bilanciato tra cuore e mente. I menù degustazione sono lo specchio della carta di Tancredi. Cinque piatti per tipologia (antipasto, primo e secondo), nei quali carne e pesce la fanno eguali da padroni. Spazio però anche al vegetale, fondamentale sia per la filosofia dello chef che per le più attuali esigenze alimentari: tanto che alle proposte vegetali Vincenzo dedica un’intera carta. L’obiettivo? Dare una visione della cucina italiana a 360 gradi, che spazia dalle grandi materie prime italiane e arriva fino alla tradizione gastronomica pugliese, il tutto ben coadiuvato e bilanciato dallo chef già stella Michelin.
Arnaldo Damiani, patron di Tancredi - nonché socio del Gruppo Sirmione Ristoranti, che insieme al Tancredi conta diverse altre strutture ristorative e ricettive sul Garda - proseguirà a essere volto del ristorante, raccontando ai propri ospiti la grande cantina del ristorante, composta da oltre 800 etichette, equamente divise tra Francia e Italia. Se Arnaldo tiene forte l’identità del ristorante sospeso tra lago e cielo, dall’altra la rivoluzione in sala è impersonificata da Sara Chaar, moglie di Vincenzo, che segue lo chef in questa nuova avventura.
«Quel che portiamo al Tancredi oggi è un nuovo inizio, da inserirsi nella lunga strada del nostro ristorante, quella di un continuo miglioramento, di una crescita, sempre volta alla soddisfazione dei nostri ospiti - ha spiegato il patron Arnaldo Damiani - dopo Roberto Stefani, che ringraziamo per il periodo passato da noi, è il momento di Vincenzo, per un Tancredi che prosegue fiero il suo percorso con nuovi attori e sempre nuove prospettive!».
Foto: Vincenzo Manicone, nuovo chef di Tancredi, e Arnaldo Damiani, patron del locale credits Aromi.Group
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).