VIETTI DALLE ORIGINI AD OGGI VERSO IL FUTURO

Lungarno Collection hotel in Borgo San Jacopo a Firenze ha ospitato una bellissima verticale delle eccellenze dell’azienda Vietti di Castiglione Falletto (Cn) curata dal winemaker Eugenio Palumbo e conclusasi a tavola con le proposte culinarie dell’Executive Chef Claudio Mengoni, una stella Michelin.

Era la fine del 1800 quando Carlo Vietti creò, nel cuore delle Langhe, sul punto più alto del borgo medioevale di Castiglione Falletto, la cantina Vietti. Nello stesso luogo dove, ancora oggi, si trova.  

Nel 1917, di ritorno dopo numerosi anni trascorsi negli Stati Uniti, Mario Vietti, figlio di Carlo, prende le redini dell’azienda, trasformandola in una realtà vitivinicola atta alla produzione di vini di alta qualità.Alla fine degli anni ’50, Alfredo Currado, marito di Luciana Vietti, enologo ed estimatore d’arte, mette in relazione la grande esperienza della famiglia Vietti e nuove intuizioni, capaci di intrecciare i saperi vitivinicoli all’arte e alla cultura.  

Nel 1961 viene realizzato uno dei primi Cru di Barolo, il Rocche di Castiglione e nel 1967 avviene la prima vinificazione in purezza dell’Arneis. A partire dal 1974, i vini sono accompagnati da Etichette d’Autore. Il marchio Vietti diviene così icona e alfiere di alcune delle più importanti rivoluzioni dell’epoca.   L’eredità intellettuale, professionale e prospettica di Alfredo Currado e Luciana sarà raccolta prima, nel corso degli anni ’80, dal genero Mario Cordero e poi, a partire dagli anni ’90, dal figlio Luca Currado Vietti, successivamente accompagnato dalla moglie Elena.   Impegno e visione, cultura e passione. Sono queste le parole chiave che hanno contribuito alla crescita del marchio Vietti, oggi universalmente riconosciuto tra le migliori etichette di vino italiane. La strada della qualità viene solcata grazie al rispetto della tradizione e di un’attenta sperimentazione, dove uomo e terra hanno sempre saputo dialogare.  

Nel 2016, la cantina viene acquistata dalla Famiglia Krause. Ancora una volta, sono le intuizioni dell’uomo a fare la differenza. Kyle Krause decide infatti di estendere le proprietà vitivinicole con nuovi, rinomati, Cru sia nella denominazione del Barolo, sia del Barbaresco. A questi si aggiunge anche il Timorasso, grazie all’acquisto di appezzamenti e vigneti nei Colli Tortonesi.  

Con l’inizio del 2023, Luca Currado Vietti, insieme alla moglie Elena, lascia la cantina. L’eredità è raccolta dalla famiglia Krause, già proprietaria dal 2016, alfiere del nuovo futuro del marchio Vietti. Con il progredire delle stagioni, anche l’azienda è cresciuta e l’attenzione al miglioramento è presto diventata un vero e proprio stile distintivo della cantina. Proprio come la selezione e la cura in vigna. Oggi Vietti conta all’interno del suo patrimonio alcuni dei vigneti più pregiati e rappresentativi della zona del Barolo e del Barbaresco. Vietti mantiene, oggi come allora, quei valori fondanti, gli stessi che animarono prima Carlo Vietti e poi tutti i suoi successori. Guarda al futuro con prospettive ancora più promettenti e stimolanti. Ogni vino è il risultato di un lavoro artigianale della comprensione e dell’interpretazione di ogni singolo terroir. Vietti è così il luogo dove l’intelligenza delle mani, applicata in vigna e in cantina, incontra la visione.  

Nella foto: la cantina a Castiglione Falletto

www.vietti.com 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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