VIAGGIO ALLE MALDIVE ALLA RICERCA DEL BENESSERE

Dedicare il giusto tempo al godere di spazi aperti e ad un contatto diretto con la natura costituisce, secondo diversi studi, un grande aiuto per l’equilibrio ed il benessere personale da un punto di vista sia fisico che psicologico. Una fonte di benessere da cui è facile trarre diversi benefici, oltre che ricordi indelebili, nelle bellissime isole maldiviane, che non mancano di meravigliosi scenari naturali in grado di far immergere i visitatori in esperienze molto particolari e significative.


Il fenomeno della bioluminescenza - Quando il sole scende sotto l'orizzonte e il cielo inizia a scurirsi, le acque turchesi delle Maldive si trasformano in uno spettacolo surreale di luci in movimento. L'oceano prende vita, risplendendo di una luminosità che sembra quasi ultraterrena. La bioluminescenza è un fenomeno unico che si verifica in una varietà di organismi del mondo naturale, tra cui batteri, alghe, meduse, funghi e persino negli squali. Nelle acque delle Maldive, la bioluminescenza è causata da un plancton microscopico che utilizza una particolare sostanza chimica per emettere una luce blu brillante come meccanismo di difesa contro i possibili predatori. Anche il movimento delle onde può innescare l'emissione di luce, dando luogo allo spettacolo ipnotico delle onde luminose che si infrangono sulla riva delle isole maldiviane.
I maldiviani chiamano questo fenomeno "Redhan lun" e ci sono molti racconti e storie che suggeriscono che gli antichi maldiviani veneravano, rispettavano e forse addirittura temevano le potenti forze della natura che si manifestavano con questo particolare effetto in acqua, interpretandolo come una sorta di segno e di ammonimento della potenza e della maestosità del mare.
 
Vivere un’esperienza “alla Robinson Crusoe” - Se avete fantasticato almeno una volta nella vita di trovarvi su un’isola deserta e di dovervela cavare con le vostre sole forze in un ambiente governato totalmente dagli elementi della natura, potrebbe interessarvi vivere davvero un’esperienza alla Robinson Crusoe nelle isole maldiviane. I resort, le pensioni, gli hotel e le crociere private maldiviane offrono escursioni giornaliere su isolotti privati e su piccole isole disabitate.
 
Non solo spiagge incontaminate, ma anche il verde di riserve naturali ricche di biodiversità
- La natura alle Maldive si esprime al suo meglio non solo tramite le meravigliose sfumature di blu dell’oceano ed il bianco immacolato delle sue spiagge, ma anche attraverso alcune aree verdi ricche di una magnifica biodiversità. Tra queste, ad esempio, la riserva naturale Huraa Mangrove Nature Reserve. Situata a Huraa, nell'atollo di Kaafu, quest’area protetta si estende per oltre 5 ettari lungo l'estremità settentrionale dell'isola. Si tratta di un luogo privilegiato per gli amanti della natura, soprattutto per gli appassionati di bird-watching, poiché il sito è abitato da molte specie protette di uccelli endemici. L’area vanta anche la riserva di mangrovie più facilmente accessibile delle Maldive, raggiungibile tramite un breve tragitto in motoscafo direttamente dalla capitale Malé.


Vivere le profondità dell'oceano - Il territorio maldiviano è composto al 99% da acqua, mentre solo l’1% è costituito dalle isole. Risulta pertanto chiaro quanto l’oceano rappresenti da sempre una risorsa fondamentale per il Paese, sia come richiamo turistico, sia per la pesca, la seconda industria economica delle Maldive.
L’oceano custodisce meravigliosi tesori nelle sue profondità, impreziosendo le acque della Maldive con oltre duecento specie di coralli, più di mille specie di pesci, quattrocento specie di molluschi e trecentocinquanta specie di crostacei marini. Tra gli incontri più affascinanti, quelli con i delfini, le mante e i giganteschi squali balena.

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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