Veronesi e vicentini sul podio di Panetthòn 2018. Renato Bosco di Saporè in trionfo

Renato Bosco ha riscattato la delusione dello scorso anno e quest'anno si è rifatto vincendo alla grande sia la semifinale che la finale di Panetthòn 2018. Un premio alla sua arte nel difficile campo delle lievitazioni. Suo il miglior panettone artigianale veneto di quest'anno. Sua la vetrina di Panetthòn 2018 e la festa organizzata dopo la finale a Osterie Meccaniche, il nuovo bel locale che la famiglia Legnaro ha realizzato in centro ad Abano Terme (sul tema dell'auto in chiave vintage).

Saporè di San Martino Buon Albergo (VR), pasticceria Olivieri 1822 di Arzignano (VI) e Il Chiosco di Lonigo (VI) : questo il podio della finale. I tre pasticceri - come detto - si erano guadagnati il podio già nella semifinale locale del 27 novembre a I Tigli a San Bonifacio e si sono confermati in cima alla classifica nel corso dell’evento finale. A votare il migliore panettone del Veneto una giuria tecnica composta da giornalisti ed esperti di enogastronomia ma anche il pubblico, chiamato ad esprimere un giudizio alla cieca. Anzi, il voto del pubblico ha fatto fare qualche capriola alla classifica. Dal podio ha fatto scendere il bellunese Centeleghe e il trevigiano Max, a vantaggio di Olivieri e del Chiosco.

E' andata sotto le aspettative al favorito Lucca Cantarin, vincitore lo scorso anno e di altre due edizioni della sfida. Cantarin della pasticceria Marisa di Arsego che aveva trionfato nella semifinale disputatasi il 28 novembre a Osterie Moderne.

Tutti i partecipanti alla finale nel bel locale della famiglia Legnaro: pasticceria Marisa di Arsego di San Giorgio delle Pertiche (PD), pasticceria Celso di Padova e ristorante Val Pomaro di Arquà Petrarca (PD) si erano qualificati nel corso della seconda serata il 28 novembre da Osterie Moderne a Campodarsego; Battistuzzi di Conegliano (TV), pasticceria Centeleghe di Farra D’Alpago (BL) e la pizzeria Rocca d’Asolo di San Vito di Altivole (TV) si erano guadagnati la finale il 29 novembre da Ezio ad Alano di Piave; l’Osteria Zero di Zero Branco (TV), la pasticceria Fabris di Fontanelle (TV) e la pasticceria Max di Treviso erano stati decretati i migliori della semifinale del 30 novembre al Perché a Roncade.

Panetthòn è una sfida solidale fra i migliori panettoni artigianali del Veneto. Quelli prodotti senza additivi l’emulsionante E471 e con materie prime di alta qualità. Panettoni “classici”, con uvetta e canditi, che hanno una durata limitata ma che in cambio presentano una bontà senza paragoni. L’etichetta “solidale” definisce le finalità benefiche del concorso, il cui ricavato sarà destinato a due progetti: all’“Amici di Adamitullo” dell’omonima Onlus creata da Don Cesare Bullo che in Etiopia garantisce il sostegno ad attività scolastiche ed educative rivolte alle comunità locali, e all’associazione Co-Meta di Padova che da qualche anno sostiene attività di cooperazione sociale rivolte ai bambini in Burkina Faso.

Panetthòn è l’evoluzione di un’iniziativa ideata nove anni fa da Daniele Gaudioso, medico oculista, giornalista gourmet e collaboratore della guida ristoranti del Gambero Rosso. Un’iniziativa che per anni Gaudioso ha organizzato tra le mura domestiche. La crescita di interesse del concorso già lo scorso anno ha indotto gli organizzatori (Gaudioso e alcuni suoi amici: i giornalisti Paolo Brinis e Renato Malaman, oltre al consulente gastronomico Federico Menetto) a proporre l’iniziativa in un ristorante. Dall’anno scorso il grande salto: la sfida è diventata regionale.

Ampia la partecipazione del pubblico all’evento che oltre ad aver espresso una preferenza sui 12 panettoni degustati, acquistando il biglietto di ingresso ha contribuito a sostenere il progetto “Amici di Adamitullo” dell’omonima ONLUS.
La manifestazione è sostenuta anche dal Consorzio Vini di Arcole (Verona) e dall’agenzia di marketing IDEA Food & Beverage con sede a Padova e Milano.

 

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RENATO MALAMAN

Collabora con Rai Radio Uno, come esperto di turismo nella trasmissione "Tra poco in edicola", e con il "Corriere del Ticino". Cura il blog "Salsa & Merende" nel quotidiano "Il Mattino di Padova" di cui è stato redattore fino al 31 dicembre 2016. Del quotidiano, con cui ha iniziato a collaborare nel 1978, è stato titolare dal 2001 della rubrica di enogastronomia "Gusto", ora confluita nel blog personale (su www.mattinopadova.it) dedicato all'attualità del Food and Wine veneto e non solo. E' titolare della rubrica di viaggi del mensile "La Piazza" (23 edizioni nel Veneto) dal 1996 e della pagina "La recensione" sul magazine "Con i piedi per terra". Collabora con "Voyager".
Coautore di numerose pubblicazioni nel settore enogastronomico e collaboratore di varie riviste, dal 2004 è ispettore della guida "Ristoranti d'Italia" de L'Espresso. Ha curato la guida "Padova nel piatto". E' coautore dei volumi "L'osteria di Padova" e "I Colli ritrovati", quest'ultimo sui 50 anni della legge 1097/71 che salvò i Colli Euganei dalle cave.
Tra i riconoscimenti ottenuti spicca l'assegnazione di due premi "Penna d'Oca" (edizioni 2005 e 2011), premio biennale promosso da Unioncamere del Veneto, più un premio dell'Assostampa Padovana nel 2012 per reportage in 10 puntate su "Alluvione, un anno dopo". Per quanto riguarda il turismo ha visitato finora 124 paesi del mondo. Fa parte dell'ITP, associazione di giornalisti della stampa turistica. Ha al suo attivo anche una spedizione umanitaria via terra in Guinea Bissau e il viaggio con auto elettriche Tesla Padova-Belgrado lungo i luoghi di Nikola Tesla.

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