VECCHIE TERRE DI MONTEFILI SELEZIONATA PER LA SECONDA VOLTA TRA LE CANTINE DI OPERAWINE 2024

Vecchie Terre di Montefili, rinomata azienda vitivinicola incastonata nel cuore pulsante del Chianti Classico, annuncia con orgoglio la sua seconda partecipazione a Opera Wine 2024, l’evento esclusivo che anticipa il debutto di Vinitaly e che si terrà a Verona il 13 aprile 2024.

La prestigiosa kermesse, frutto della sinergia tra Veronafiere, Vinitaly e la rinomata rivista americana Wine Spectator, seleziona annualmente 131 cantine italiane, simboli dell'eccellenza enologica nazionale. È in questo contesto che Vecchie Terre di Montefili si distingue nuovamente, confermando il suo impegno nella produzione di vini di qualità superiore. Durante questa prestigiosa occasione l’azienda porterà in scena il suo Chianti Classico “Vigna Vecchia” Gran Selezione DOCG 2015, un vino che incarna l'eccellenza del territorio toscano.

"È motivo di grande orgoglio che il nostro Vigna Vecchia rappresenti Vecchie Terre di Montefili ad Opera Wine 2024 – afferma Serena Gusmeri, enologa e direttrice dell'azienda - questo vino riveste un significato particolarmente speciale per me, essendo la prima etichetta nel mio ruolo di enologa di Vecchie Terre di Montefili. Il 2015 ha segnato la prima vendemmia per questo vino distintivo, frutto dell’approccio di vinificare separatamente le uve di un singolo vigneto di Sangiovese di soli 0,5 ettari, piantato nel 1981. L’intuizione e la successiva analisi del terreno hanno rivelato la convergenza unica di due differenti tipologie di terreno - la formazione Pescina e la formazione Sillano - che conferiscono al vino caratteristiche eccezionali."

Il Vigna Vecchia Gran Selezione DOCG 2015, un Sangiovese in purezza, è il risultato di un rigoroso processo di maturazione: 26 mesi in botti da 10 ettolitri seguiti da un affinamento di almeno 12 mesi in bottiglia. A sorprendere un impareggiabile bouquet in cui dominano le sfumature di more e ciliegie mature, impreziosite da delicate note balsamiche.  

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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