Una panchina gigante gialla fra i vigneti di Stajnbech. Pramaggiore nel Big Bench Community Project

 

Panchine giganti coloratissime che allietano il paesaggio in modo scanzonato e lieve: sono opera del desgner californiano Chris Bangle, già famoso in Italia per aver creato una ventina di anni fa una linea di successo per i modelli delle varie serie di auto BMW. Quella nervatura sulla fiancata della auto ha fatto tendenza. Ma torniamo alle panchine giganti. Ora anche Pramaggiore ha la sua Big Bench, è la prima in assoluto in provincia di Venezia e la sesta in Veneto. La prima Bangle la creò per il paesaggio del Monferrato.

 

La cantina Stajnbech ha aderito al Big Bench Community Project, il progetto internazionale ideato dal designer statunitense Chris Bangle, volto a promuovere e favorire i territori, le comunità locali, il turismo e le eccellenze artigiane.

È gialla e bianca, costruita appositamente fuori scala, alta 2 metri e 30 centimetri e lunga 3 metri e 20 centimetri, e si trova nel vigneto Casa Vecchia in località Belfiore di Pramaggiore, poco distante dalla sede dell’azienda.

 

Abbiamo scelto i colori della nostra Big Bench, giallo e bianco, ispirandoci alla distesa di fiori che in primavera ricopriva i prati - – spiega Rebecca Valent di StajnbechNon a caso è chiamata panchina della felicità perché seduti qui, su questa vera e propria opera d’arte immersa nei nostri vigneti, in un punto panoramico vicino al fiume Loncon, si può ammirare il territorio circostante da un osservatorio inedito, con le stesse emozioni di stupore e meraviglia di quando si era bambini e tutto ci sembrava grandissimo".

 

Pur essendo di proprietà della cantina, Stajnbech consente l'accesso libero, 24 ore su 24, sette giorni su sette: la panchina è facilmente raggiungibile tramite segnaletica.

Ai "panchinisti" in visita inoltre viene rilasciato uno speciale passaporto, o apposto un timbro nel caso ne siano già provvisti, per collezionare i timbri delle 297 panchine giganti finora realizzate in Europa. Quella di Pramaggiore è la numero 293 e, come ha sottolineato il sindaco Fausto Pivetta in occasione dell’inaugurazione, rappresenta un valore aggiunto per il paese e verrà inserita come attrazione turistica nei riferimenti del Comune.

La cantina vi aspetta tutti per sperimentare la Big Bench e, con l’occasione, degustare un calice di vino Stajnbech, un calice di felicità.

Per approfondire sul progetto BBCP: https://bigbenchcommunityproject.org/

 

Chi è Stajnbech: due parole sull'azienda che ha aderito al progetto.

 

E’ un’azienda vitivinicola a conduzione familiare con sede a Pramaggiore, tra Venezia e Trieste, nel cuore di una terra dal ricco passato, anticamente chiamata il Vigneto della Serenissima.

Risale al 1990 il primo vigneto piantato da Giuliano Valent e Adriana Marinatto, che poi nel 1991 fondarono la cantina. Nata dall’ambizione di raccontare una storia in un bicchiere di vino, questa realtà veneta si distingue per la cura meticolosa riservata ad ogni fase della produzione. Giuliano e Adriana hanno scelto di puntare alla qualità, ricercando costantemente l’eccellenza, applicando una filosofia che crede nel valore di un prodotto sincero e genuino, e nella passione per il proprio lavoro. Uno stile perfettamente racchiuso nel motto di famiglia: “Coltiviamo Armonie”. Le armonie per Stajnbech sono quelle della natura, ma anche delle persone che condividono i medesimi valori di professionalità e dedizione, uniti all’amicizia e al senso di condivisione, tutti elementi che risuonano tra vigneti, cantina e azienda come in una grande sinfonia corale. L’area in cui sorge la cantina, al confine tra Veneto e Friuli, gode di un clima temperato che unito al suolo ricco di argille grigie consentono alla vite la sua massima espressione. Dai 17 ettari di uve di proprietà, rigorosamente selezionate, si producono vini artigianali di altissima qualità, ottenuti ponendo molta attenzione al rispetto dell’ambiente sotto il segno dell’ecocompatibilità, in vigneto come in cantina. I vini si distinguono per la spiccata personalità che sanno esprimere e raccontano le tradizioni enologiche del Veneto, coniugandole coi gusti internazionali. Le linee di produzione si dividono in Superiori e Classici ai quali si aggiunge anche la bollicina, con il nuovo metodo classico pas dosé. Negli anni, Stajnbech si é affacciata con successo al mercato internazionale, dove oggi gode di un posizionamento ben definito. La personalità dei vini ha conquistato nel tempo un pubblico di esperti e intenditori, raccogliendo importanti consensi ai più prestigiosi concorsi enologici.

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RENATO MALAMAN

Collabora con Rai Radio Uno, come esperto di turismo nella trasmissione "Tra poco in edicola", e con il "Corriere del Ticino". Cura il blog "Salsa & Merende" nel quotidiano "Il Mattino di Padova" di cui è stato redattore fino al 31 dicembre 2016. Del quotidiano, con cui ha iniziato a collaborare nel 1978, è stato titolare dal 2001 della rubrica di enogastronomia "Gusto", ora confluita nel blog personale (su www.mattinopadova.it) dedicato all'attualità del Food and Wine veneto e non solo. E' titolare della rubrica di viaggi del mensile "La Piazza" (23 edizioni nel Veneto) dal 1996 e della pagina "La recensione" sul magazine "Con i piedi per terra". Collabora con "Voyager".
Coautore di numerose pubblicazioni nel settore enogastronomico e collaboratore di varie riviste, dal 2004 è ispettore della guida "Ristoranti d'Italia" de L'Espresso. Ha curato la guida "Padova nel piatto". E' coautore dei volumi "L'osteria di Padova" e "I Colli ritrovati", quest'ultimo sui 50 anni della legge 1097/71 che salvò i Colli Euganei dalle cave.
Tra i riconoscimenti ottenuti spicca l'assegnazione di due premi "Penna d'Oca" (edizioni 2005 e 2011), premio biennale promosso da Unioncamere del Veneto, più un premio dell'Assostampa Padovana nel 2012 per reportage in 10 puntate su "Alluvione, un anno dopo". Per quanto riguarda il turismo ha visitato finora 124 paesi del mondo. Fa parte dell'ITP, associazione di giornalisti della stampa turistica. Ha al suo attivo anche una spedizione umanitaria via terra in Guinea Bissau e il viaggio con auto elettriche Tesla Padova-Belgrado lungo i luoghi di Nikola Tesla.

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