UN GRANDE 2024 PER IL VERMOUTH DI TORINO

Il Vermouth di Torino, tipica eccellenza del Piemonte, fa sempre più tendenza in Italia e nel mondo: cinque milioni di bottiglie prodotte, un export in più di 80 Paesi, consumi in crescita.  Molte saranno le iniziative organizzate nel corso dell’anno dal Consorzio che tutela questo prodotto da imitazioni e usi impropri dell’Indicazione Geografica Protetta.

Una IGP preziosa, perché è stata concessa soltanto al Vermouth di Torino che, seguendo un preciso disciplinare, viene elaborato con vini italiani e profumato con assenzio piemontese, erbe officinali e spezie esotiche. E’questo l’unico Vermouth al mondo ad avere tale status riconosciuto. E’ un riconoscimento davvero importante che il Consorzio si impegna a difendere e valorizzare con molte azioni sul mercato nazionale e su quelli internazionali.  

Al Consorzio, che rappresenta la quasi totalità della Denominazione, hanno recentemente aderito ben sei nuove realtà produttive: Amistà, Gran Torino 1861, Azienda Agricola La Palera di Bellardi Franco, Toso, Società Agricola Tenute Sussambrino, Vermouth Strucchi.  Un grande lavoro sarà svolto dal Consorzio per rendere sempre più forte il concetto di unicità e di valore che distingue il Vermouth di Torino.

La sua conoscenza sarà ampiamente promossa attraverso numerose e qualificate attività. Si partirà in marzo con “Slow Wine Tour USA” che toccherà Washington, New York, Austin, Denver e San Francisco. A fine giugno ci sarà l’ormai classica “Vermouth di Torino Week”, la settimana internazionale del Vermouth di Torino. Questa iniziativa, ideata dal Consorzio, è giunta ormai alla terza edizione. Dati gli storici legami con la città subalpina, avrà come cuore pulsante Torino.  

Ma non si fermerà qui, perché questa speciale “Vermouth di Torino week” vedrà eventi organizzati contemporaneamente in molte parti d’Italia, d’Europa e del mondo. Vi saranno incontri tematici dedicati alla realtà del Vermouth di Torino, appuntamenti di approfondimento sulla sua storia, la nascita e lo sviluppo del rito dell’aperitivo, l’uso del Vermouth di Torino in purezza, in miscelazione, i suoi abbinamenti. Tutto questo alla presenza di giornalisti, esperti del settore, bartender, chef, consumatori.

Nello stesso periodo, presso la Banca del Vino di Pollenzo si convocheranno gli "Stati Generali del Vermouth di Torino". Si farà così il punto sugli aspetti più importanti che caratterizzano a livello mondiale lo sviluppo di questa denominazione. Ci sarà anche la nomina di nuovi “Ambasciatori certificati” che con passione e professionalità si dedicano a fare conoscere il Vermouth di Torino.  

Sarà una grande estate. A livello internazionale in giugno ci sarà la partecipazione a Barconvent Brooklyn di New York, a luglio si continuerà con Imbibe Live a Londra. Una fitta rete di seminari on-site e on-line sarà indirizzata a professionisti di settore in Canada, USA e Regno Unito. In Italia, diverse sessioni di comunicazione e formazione destinate a giornalisti e stakeholder del settore si svolgeranno sotto l’egida di "L'Ora del Vermouth di Torino", un marchio di successo registrato dal Consorzio.  

Attualmente il Consorzio, presieduto da Roberto Bava, comprende 40 aziende storiche che producono e distribuiscono in tutto il mondo il Vermouth di Torino: Antica Cantina di Calosso, Amistà, Antica Distilleria Quaglia – Bèrto, Antica Torino, Antonio Parigi, Arudi, Azienda Agricola La Palera, Cav. Pietro Bordiga, Calissano – Gruppo Italiano Vini, Carlo Alberto, Carpano – Fratelli Branca, Chazalettes, Cinzano – Davide Campari–Milano, Giulio Cocchi, Coop. Erbe Aromatiche Pancalieri, Davide Campari–Milano, D.co Ulrich, Del Professore, Distilleria Revel Chion, Drapò – Turin Vermouth, Ducato, Franco Cavallero Spirits, Gamondi, Gancia & C., Gran Torino 1861, Karminia, Isolabella della Croce, La Canellese, Mainardi, Mancino, Martini & Rossi, Peliti’s, Scarpa, Sibona, Sperone, Starlino, Tenute Sussambrino, Tosti1820, Vergnano, Vermouth Strucchi.

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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