TOLAINI AZIENDA VITIVINICOLA A PIENO REGIME

Non a tutti è chiaro quali e quanti siano gli investimenti che servono dal momento in cui un’azienda viti-vinicola inizia il proprio percorso fino a quando entra in commercio la prima bottiglia specie se si tratta di vini, come nel caso di Tolaini di Castelnuovo Berardenga (Si), che richiedono anni di affinamento tra botte e bottiglia.

Pier Luigi Tolaini, dopo essere emigrato in Canada nel 1956 dalla poverissima Garfagnana, è tornato in Toscana nel 1995/96 per cercare un’azienda da acquistare e per due anni ha girato la regione in lungo e in largo fino a individuare questa realtà a Castelnuovo Berardenga. I terreni (allora 25 Ha di vigneto) e gli edifici sono stati acquistati in un momento positivo per questo tipo di investimenti (oggi l’impegno economico iniziale sarebbe decisamente maggiore) e forse per questo non rappresentano l’investimento più alto fatto per arrivare alla situazione produttiva attuale. In quel momento infatti, la valuta (le Lire) rendeva la situazione favorevole per chi investiva in Italia proveniente dall’estero. Comprare era ancora conveniente grazie alle numerose proprietà da restaurare sul territorio.

Dal 1998 al 2000 la nuova azienda presenta ai vari Enti i progetti di ristrutturazione e ampliamento (Comune, Regione etc). Segue la conversione della vecchia casa padronale in cantina con la ristrutturazione di 1000 mq; la creazione di uno spazio sotterraneo ex novo da adibire a bottaia e confezionamento (2000 mq). Contemporaneamente si passa alla costruzione ex novo di 6 appartamenti per salariati di 70 mq cadauno. Segue la ristrutturazione di un vecchio fienile di 300 mq per ulteriori cinque appartamenti. Contestualmente sono state acquistate tutte le attrezzature di cantina (tini in acciaio, tini in legno, pompe, macchinari per il conferimento, imbottigliatrice, etichettatrice, barriques, botti) e campagna (trattori scavallanti, atomizzatori, macchinari di gestione del vigneto, trattorini per dipendenti). Sul piano agronomico è stato realizzato un serio studio geologico e pedologico ed una zonazione mirata all’individuazione dei terreni idonei per il tipo di prodotti che Tolaini aveva in mente, sono stati piantati i vigneti con i criteri individuati e iniziato a produrre (vendemmia 2002). La prima bottiglia è andata in commercio nel 2004 a sei anni dalla posa della “prima pietra”. Quindi Tolaini, partito da zero, per 6 anni ha dovuto sostenere le spese di gestione attingendo ad altre fonti dato che l’Azienda non aveva reddito.

Dal 2000 al 2005 vengono piantati 50 ettari di vigna ad alta densità distribuiti uniformemente negli anni (nel 2002 erano stati acquistati ulteriori 50 ettari di terra - in euro quindi meno convenienti rispetto al 1998 - di cui 25 ettari vengono adibiti a vigneto in località San Giovanni a Cerreto). Il costo ad ettaro per la realizzazione dei vigneti è stato di almeno 40/50.000 euro.

Finalmente nel periodo 2005-2016 l’azienda ha messo a frutto gli investimenti realizzati arrivando a produrre 300.000 bottiglie, aumentando il prezzo medio ed arrivando alla sostenibilità economica del progetto.

Tra il 2017 e il 2020 si sviluppa il segmento dell’accoglienza con assunzione di personale addetto alle degustazioni. Le presenze annue nel 2019, in era pre covid, sono state ben 4.000 prevalentemente di clientela straniera con forte prevalenza di turisti nord americani.

Con il 2021 Tolaini decide di differenziare i suoi profitti sfruttando il flusso turistico generato dalle città d’arte della Toscana, dalla campagna e soprattutto dal vino, vero motore del Comune di Castelnuovo Berardenga e del Chianti Classico. Nel 2021 inizierà, infatti, una nuova fase di progettazione che prevede la creazione di camere adibite ad agriturismo; verranno creati 9/10 appartamenti in 300 mq già esistenti. Si prevede un flusso di 3000 persone e 1500 notti vendute, a questo si sommerà l’indotto della degustazione e dell’acquisto di vino. Nel Piano di Miglioramento Aziendale che verrà presentato ad Aprile sarà chiesto anche un ampliamento della cantina (800 mq) per compensare le maggiori esigenze di spazio dell’Azienda.

www.tolaini.it


 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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