Successo alla Biblioteca Comunale di Mozzecane per l’Aperitivo culturale “Il vino come alimento – La sua importanza come complemento dell’alimentazione”

Nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune di Mozzecane, il 6 scorso alla Biblioteca Comunale, si è trattato il tema il “Vino come alimento – La sua importanza come complemento dell’alimentazione”. Hanno portato i saluti al pubblico che gremiva la sala, il Sindaco, Mauro Martelli e l’Assessore alla Scuola e Cultura, Cristina Giusti, che ha promosso la conferenza con l’Accademia Nutrichef, ed ha dichiarato: “Un aperitivo culturale particolare in Villa Ciresola, grazie agli interventi della dottoressa Erika Silvestri, specialista in nutrizione clinica umana, e del dottor Vincenzo Tedesco, specialista in biologia cellulare e molecolare. Il vino, consumato in giusta quantità, s’inserisce in un’alimentazione sana ed equilibrata. Informazioni molto utili ed apprezzate dai presenti, che potranno valutare in modo più consapevole il consumo del vino e le sue proprietà. Un ringraziamento speciale al Presidente dell’Associazione Nutrichef e moderatore cav. Claudio Gasparini e, per la degustazione, alla cantina Monteci di Arcè di Pescantina, rappresentata da Vanessa Amadori”.

Dopo citato alcuni obiettivi dell’Associazione no profit, tra i quali, approfondire il tema della salute con attenzione alla prevenzione delle malattie mediante una puntuale divulgazione di una alimentazione equilibrata, valorizzare i prodotti alimentari e agricoli di qualità, sinonimo di sostenibilità, nutrizione in cucina approfondendo le caratteristiche nutrizionali degli alimenti, metodi di cottura, accostamenti e cross alimentari, il presidente e moderatore Gasparini ha dialogato con i nutrizionisti.

La Dott.ssa Erika Silvestri ha dato significato fondamentale al vino come alimento in associazione allo ‘stile mediterraneo’. “Questo perché l’assimilazione dei componenti nutrizionali, detti bioattivi, da parte del nostro organismo che caratterizzano questo connubio ha avuto modo di essere studiato e pubblicato su riviste scientifiche”. Ha sottolineato il fatto inconfutabile del dosaggio in assunzione al giorno che deve essere moderato. “Ho preso a riferimento i benefici nutrizionali anche come risultato sul miglioramento di alcune patologie, soprattutto a quelle del fegato, che pare diminuirne la patologia legata all’alcool: addirittura migliorandone le funzioni sul metabolismo del colesterolo e del diabete. Grande anche l’effetto del vino sulla parte emotiva di scatenamento ormonale, importante nella comunicazione tra le cellule che crea beneficio con una serie di risposte organiche positive al nostro organismo”.

1. Dott. Vincenzo Tedesco ha posto in evidenza: “ vino contiene alcool prodotto dalla fermentazione degli zuccheri dell'uva, che fornisce 7 kcal/g ma non è propriamente corretto definire l’assunzione di vino come “calorie vuote”. vino infatti apporta anche acqua (circa l’85%), piccole quantità di zuccheri residui, proteine e fibre, sebbene in tracce. Contiene anche numerose vitamine (B1, B2, B3, B6, B9, B12, C, E) e sali minerali (potassio, magnesio, calcio, fosforo, ferro). La presenza di polifenoli e altri composti antiossidanti come il resveratrolo esibiscono inoltre possibili effetti benefici sulla salute se il consumo di vino risulta moderato”. Ha continuato Tedesco: “ consumo di vino indicato normalmente varia a seconda di diversi fattori (genere, età, stato di salute). Cosi per le donne le linee guida di diverse istituzioni sanitarie prevedono un’assunzione massima di una unità alcolica al giorno (12 g di alcol, circa 100-120 ml di vino) e per gli uomini di due unità alcoliche al giorno. Questo vale per le persone in età adulta e in buona salute. Si sconsiglia invece l’assunzione di dosi anche minime di alcool in età adolescenziale, perché il cervello in formazione potrebbe subire alterazioni, ed in gravidanza per i possibili effetti negativi sul feto. Più si avanza con l’età più si dovrebbe tenere conto inoltre di un rallentamento della capacità di metabolizzare l’alcool e quindi minori dosi sono sempre consigliabili. In caso di patologie o di assunzione di farmaci la condizione va valutata sempre con uno specialista nutrizionista”.