Storia della famiglia Vaccarella

Tutto nacque in Sardegna da Santo, classe 1910. Nel dopo guerra aveva una fiorente azienda agricola ad Ottana, provincia di Nuoro, 15 ettari coltivati a frutta, verdura, grano Senatore Cappelli, orzo, avena, fave e 8 ettari ad Oliveto, senza dimenticare il bestiame. “Tutto finì – racconta Monica - quando a mio nonno furono espropriati parecchi ettari di terreno per costruirci sopra un’industria, chiusa da più di 50 anni, perché allora si pensava fosse il futuro. Una sera il nonno non rincasò con l’asinello e fu trovato morto nella sua terra dal dispiacere; morì giovane, troppo giovane. Mio padre Angelo, il più grande di 5 figli maschi, dovette prendere l’amara decisione di lasciare la propria terra e cercare lavoro altrove. Intraprese la carriera militare, che ha svolto in maniera encomiabile con molto sacrificio e a Verona, dove ebbe il trasferimento definitivo, decise di mettere su famiglia. Mio padre nonostante tutto conservò nel suo cuore il suo prezioso sapere ed ha sempre gestito gli Oliveti di terzi meramente per passione. Ed eccomi, la figlia femmina che un giorno trova il coraggio di lasciare il posto fisso di lavoro, acquistare un terreno e cercare di ridare dignità alla nostra famiglia, al nostro cognome e a ciò che ci è stato ingiustamente tolto. Il coraggio di aprire una piccola azienda, specializzata solo in Olivicoltura, partire da zero non sapendo nulla di marketing ma solo con le forti competenze agronomiche che papà mi ha insegnato. Sono passati 14 anni, sono felice, e non tornerei indietro al posto fisso di lavoro; non so dove ho trovato tutto questo coraggio e forza ma son certa che mio papà è stata la mia fonte d’ispirazione e che va fiero di una figlia così coraggiosa e che mio nonno da lassù è sicuramente orgoglioso di noi e ci protegge. Passato e presente, tradizione ed innovazione, guardando sempre al futuro”.