SPAGHETTONE CON COZZE, CALAMARI E DATTERINI INFORNATI
Chef Fabrizio Renna - Ristorante “Arno” dell'FH55 Grand Hotel Mediterraneo (Firenze)
SPAGHETTONE CON COZZE, CALAMARI E DATTERINI INFORNATI
Ingredienti per 4 persone:
320 g di spaghettoni
500 g di cozze fresche
150 g di calamari
150 g di datterini rossi
2 rametti di timo fresco
40 g di prezzemolo
2 spicchi d’aglio
Peperoncino q.b.
1 rametto di aneto
80 ml di olio extravergine di oliva
Sale e zucchero q.b.
Procedimento
Per i Datterini infornati
Preriscaldare il forno a 200°C. Lavare e tagliare a metà i datterini. Disporli su una teglia oliata con la parte dei semi rivolta verso l’alto. Condire con un pizzico di sale, una spolverata di zucchero e le foglioline di timo. Infornare per circa 20 minuti, finché i datterini non risultano caramellati.
Per le Cozze
Pulire accuratamente le cozze eliminando il bisso e sciacquarle sotto acqua corrente. In una casseruola, scaldare un filo d’olio con uno spicchio d’aglio e gambi di prezzemolo. Aggiungere le cozze, coprire con un coperchio e lasciar aprire a fuoco vivo per circa 4 minuti. Sgusciare le cozze e filtrare la loro acqua di cottura, che verrà utilizzata per la mantecatura.
Per i Calamari
Pulire i calamari rimuovendo interiora, becco e pelle esterna. Tagliarli a metà e incidere delicatamente una griglia sulla parte interna. Tagliare a julienne le ali e sciacquare bene il tutto in acqua fredda.
Composizione del piatto
In una pentola capiente, portare a bollore 5 litri d’acqua salata e cuocere gli spaghetti per 2 minuti in meno rispetto al tempo indicato. Nel frattempo, tritare finemente aglio, prezzemolo e peperoncino. In una casseruola, scaldare un filo d’olio e saltare i calamari per un minuto. Aggiungere il trito aromatico e i datterini infornati. Scolare gli spaghetti e trasferirli nella casseruola. Completare la cottura mantecando con le cozze e la loro acqua filtrata.
Impiattamento
Arrotolare gli spaghetti in un nido e disporli in un piatto fondo. Completare con il condimento di mare e decorare con foglie fresche di aneto.

Sabino Cirulli
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