Saragozza più vicina al Veneto, in cucina e in volo. Cena tra lady chef al "Graya" per il gemellaggio enogastronomico
Ora c’è pure un volo Ryanair da Verona ad avvicinare Saragozza al Veneto. Rafforzerà un legame culturale solido, avvalorato da riflessi turistici significativi. La città dell’Aragona vuole approfondire questo rapporto con il Veneto e non a caso è stata scelta la nostra regione come sfondo di un originale incontro di presentazione. Organizzato con la “complicità” della buona tavola. Scegliendo come cornice un luogo di grande suggestione come il Golf Club Padova di Galzignano Terme, oasi verde all’interno del Parco regionale dei Colli Euganei. In particolare il ristorante “Graya”, che fa parte del Relais del Golf Club Padova.
Caratteristica distintiva delle cene-evento organizzate dall’Ente Spagnolo del Turismo sono i molteplici focus, dove l’enogastronomia non manca mai. Quale maniera migliore di una cena a “quattro mani” esclusiva, con la blasonata resident chef Caterina Ceraudo e Susana Casanova del “La Clandestina” di Saragozza. Una cena organizzata raccontare territori di eccezionale valore storico e ricchezze di paesaggio, ambientale e naturale, come Saragozza e l’intera regione di Aragona, che ad oggi ancora non hanno espresso a pieno il potenziale turistico che posseggono. Un patrimonio da scoprire.
«Vogliamo porre l'arte culinaria al centro della promozione turistica della Spagna in Italia. È proprio la gastronomia l'elemento che meglio esprime l'identità, la cultura e la storia racchiuse nelle nostre destinazioni. - spiega Isabel Garaña Corces, direttrice dell’Ente Spagnolo del Turismo a Milano -. Un modo diretto e autentico per far scoprire tutte le sfaccettature della Spagna. Abbiamo voluto poi rendendo omaggio allo straordinario talento e alla creatività delle donne chef. In un’unione tra radici e futuro, queste due firme d’eccellenza hanno portato le tradizionali ricette di famiglia nella cucina d’autore. Cuore, passione, tecnica e dedizione gli ingredienti dei piatti presentati».
«La nostra città, Saragozza, sta vivendo il suo momento migliore. Siamo qui per condividere la nostra cultura enogastronomica e il nostro ricco patrimonio culturale - sottolinea il general manager del Turismo di Saragozza Josè Francisco Garcia Lopez - Con questo evento vogliamo celebrare anche le numerose attrazioni che la città offre, nonché la sua sostenibilità e la qualità del turismo. E poi, naturalmente, la cucina. L’arte di Susana e di tante altre firme d’eccellenza vuol far conoscere all’esigente pubblico italiano i prodotti di altissima qualità della Regione».
Ecco infatti protagonisti nei piatti, materie prime che ben raccontano la varietà gastronomica dei territori iberici, come il Ternasco (agnello) di Aragona, l’asparago bianco di Novillas, il riso Brazal e, naturalmente, l’immancabile abbinamento al calice con i vini del territorio, che conta quattro denominazioni d’origine.
I piatti della cuoca spagnola, che dal canto suo rappresenta un territorio, la città di Saragozza, che si è aggiudicata il titolo di Capitale Iberoamericana della gastronomia sostenibile tra giugno 2022 e luglio 2023, si sono alternati a quelli della fuoriclasse italiana Caterina Ceraudo in un menù a quattro mani capace di combinare tradizioni differenti in un percorso armonico.
Il menù. Ad aprire le danze la chef ospite con Cruz de Navajas, la proposta con cui chef Casanova si è aggiudicata il premio di “Miglior tapas di Spagna 2023”: Cannolicchi in aglio bianco, Pesca di Calanda, gelatina di Cava di Aragona e riduzione di stinco di vitello, corallo di borraggine e buccia di limone. In abbinamento un Microcósmico Macabeo 2022, Bodegas Frontonio, V.T. Valdejalón. In risposta, la lady chef Caterina Ceraudo, stellata in Calabria, ha proposto una sfogliatella di pastaphillo con caciocavallo e sardella. Un piatto semplice ma che ha rivelato il legame profondo che ha con la sua terra d’origine. Al Golf Club Padova di Galzignano Caterina sta scrivendo una nuova pagina di cucina d’auore.
Saragozza, capitale dell'Aragona, è situata in posizione strategica tra le principali città del nord e del centro della Spagna ed è facilmente accessibile da Madrid e Barcellona, compresi i loro aeroporti, grazie ai treni ad alta velocità che collegano le due città in poco più di un'ora.
Importanti e frequenti i collegamenti con l’Italia: Saragozza infatti è collegata con il Nord del Belpaese grazie ai voli diretti da e per Milano Bergamo, Venezia, Treviso e Bologna.
Con più di 2.000 anni di storia, Saragozza vanta un incredibile patrimonio monumentale. Nelle sue strade emerge l'eredità delle sue quattro culture ancestrali: romana, ebraica, musulmana e cristiana. La città ospita due grandiose cattedrali, situate nella piazza pedonale più grande d'Europa, la Basilica del Pilar e la Cattedrale del Salvador (La Seo), un palazzo islamico fortificato, il Palazzo de la Aljafería, resti monumentali della Caesaraugusta romana, palazzi in stile rinascimentale, tesori unici dell'opera dell'artista universale aragonese Francisco de Goya, edifici simbolo dell'architettura moderna e l'architettura mudéjar, una fusione di elementi decorativi moreschi e di stili architettonici romanici e gotici cristiani, dichiarato Patrimonio Mondiale dell'Unesco
Saragozza è una città sostenibile, con più spazi verdi, aree sportive e luoghi di incontro culturale, con le rive dei fiumi e del canale recuperate come passeggiate e parchi per i cittadini. La natura occupa un posto importante nella città. Con più di 130 chilometri di piste ciclabili, percorsi naturalistici all'interno e nei dintorni della città, più numerosi spazi verdi, i visitatori possono praticare attività all'aperto e godere della natura senza lasciare la città. Oltre ai suoi numerosi parchi, ci sono 22 sentieri naturali che possono essere esplorati in bicicletta o a piedi. Sono possibili anche altre esperienze naturali, come il kayak lungo il fiume Ebro. E poi c’è l’Aragona e lì si apre un altro mondo…
RENATO MALAMAN
Collabora con Rai Radio Uno, come esperto di turismo nella trasmissione "Tra poco in edicola", e con il "Corriere del Ticino". Cura il blog "Salsa & Merende" nel quotidiano "Il Mattino di Padova" di cui è stato redattore fino al 31 dicembre 2016. Del quotidiano, con cui ha iniziato a collaborare nel 1978, è stato titolare dal 2001 della rubrica di enogastronomia "Gusto", ora confluita nel blog personale (su www.mattinopadova.it) dedicato all'attualità del Food and Wine veneto e non solo. E' titolare della rubrica di viaggi del mensile "La Piazza" (23 edizioni nel Veneto) dal 1996 e della pagina "La recensione" sul magazine "Con i piedi per terra". Collabora con "Voyager".
Coautore di numerose pubblicazioni nel settore enogastronomico e collaboratore di varie riviste, dal 2004 è ispettore della guida "Ristoranti d'Italia" de L'Espresso. Ha curato la guida "Padova nel piatto". E' coautore dei volumi "L'osteria di Padova" e "I Colli ritrovati", quest'ultimo sui 50 anni della legge 1097/71 che salvò i Colli Euganei dalle cave.
Tra i riconoscimenti ottenuti spicca l'assegnazione di due premi "Penna d'Oca" (edizioni 2005 e 2011), premio biennale promosso da Unioncamere del Veneto, più un premio dell'Assostampa Padovana nel 2012 per reportage in 10 puntate su "Alluvione, un anno dopo". Per quanto riguarda il turismo ha visitato finora 132 paesi del mondo. Fa parte dell'ITP, associazione di giornalisti della stampa turistica. Ha al suo attivo anche una spedizione umanitaria via terra in Guinea Bissau e il viaggio con auto elettriche Tesla Padova-Belgrado lungo i luoghi di Nikola Tesla.
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