SANT’ORSO LA GRANDE FESTA DELL’ARTIGIANATO VALDOSTANO

Mettetevi, per un istante, nei panni di un abitante della città di Aosta dell’anno Mille. È inverno, tutt’intorno alla vostra casa un candido manto di neve avvolge tetti, cuspidi, comignoli e a perdita d’occhio anche i boschi di conifere che risalgono i fianchi di montagne che, per quello che sapete voi, sono e saranno lì da sempre e per sempre.

Anche i campi, tanto generosi fino a qualche mese prima, saranno fino alla prossima primavera immobili e cristallizzati e il pane messo in credenza per questi lunghi mesi comincia a scarseggiare. Nei giorni più freddi, poi, neanche potete uscire. Torniamo all’inizio, mettetevi nei panni del valdostano dell’anno Mille.

Che cosa fate? La risposta è artigianato. Industriarsi, fabbricare da soli, in casa, tutto ciò che è necessario, innanzitutto, alla sussistenza; in secondo luogo, al baratto: un’economia che porta alla realizzazione di manufatti sempre più elaborati da dar via in cambio di cibo, utensili e indumenti. Non nasce da un concorso di bellezza, l’artigianato di tradizione.

Nasce dalla lotta per la sopravvivenza al periodo più duro dell’anno.Ed è così che proprio per festeggiare la fine di questo periodo, nell’ultima notte di gennaio è nata, proprio nell’anno Mille, la Fiera di Sant’Orso. Leggenda vuole che a fondarla sia stato, alcuni secoli prima, lo stesso Santo che, proprio nei giorni della merla, distribuiva ai poveri in questa notte indumenti e sabot per resistere al rigido inverno. Sono passati milleventicinque anni, ma i sabot ci sono ancora.

E gli artigiani del legno che li costruiscono, insieme a quelli della pietra ollare, del ferro, del rame, della ceramica, del vetro, di tessuti, pizzi e di molto altro si ritrovano, a oltre un millennio di distanza, ad invadere pacificamente tutto il centro cittadino per celebrare, senza dimenticarne le origini, questo importante momento di festa e condivisione.Questa festa è una storia di famiglia. Una di quelle che da queste parti conoscono tutti e che fanno parte dell’essere Valdostani. La Fiera di Sant’Orso, oltre ad essere una di quelle date segnate in rosso sui calendari di chi vive d’artigianato nella regione Valle d’Aosta, è un momento di ritrovo per l’intera comunità.

E non solo.Accanto agli artigiani trovano spazio appassionati, hobbisti e curiosi che accorrono da ogni angolo della Valle per assistere alle nobili lavorazioni fatte di intagli e sculture in legno, ricami finissimi su antichi telai e intrecci di vimini, che escono dai laboratori all’aria frizzante di fine gennaio. A scaldare tutte e tutti c’è l’atmosfera di festa corale, accompagnata da musica e danze, dal vino e dai prodotti del territorio, dalla gioia stessa di essere lì, tutti assieme come sempre da milleventicinque anni!

Il centro di Aosta torna a popolarsi a fine gennaio dei banchi degli artigiani provenienti da ogni valle della Regione, per l’appuntamento più atteso dell’anno:la Fiera di Sant’Orso celebrerà la sua 1.025esima edizione i prossimi 30 e 31 gennaio  

Foto: Fiera Sant'Orso Aosta (foto Enrico Romanzi)

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

Acconsento al Trattamento dei miei dati Personali nel rispetto del reg. 2016/679/UE e dichiaro di avere letto l'informativa sulla Privacy
Accetto di ricevere informazioni in merito a promozioni, news ed eventi relativi a questo sito in conformità al nuovo reg. 2016/679/UE sulla Privacy.