RISTORANTE SANT'ELENA: LA CARBONARA SI CUCINA ALLA BRACE

Nel cuore di Roma, tra Castel Sant'Angelo e Piazza Navona

La brace. E' questa l'assoluta protagonista del Ristorante Sant’Elena, ubicato nel cuore della città eterna, tra Castel Sant’Angelo e Piazza Navona. 

L’atmosfera degli ambienti è unica, ci troviamo infatti all’interno dell’armeria quattrocentesca di Palazzo Taverna: sale ampie, illuminate da punti luce, ed adornate da una esposizione di quadri che ciclicamente viene rinnovata da un nuovo artista che espone all’interno del ristorante. 

L’intento di ricercare la qualità è costante e lo si fa con una rielaborazione della cucina mediterranea, mantenendo ben salde le colonne portanti della tradizione rivisitata con quelle delle varie realtà europee, orientali e sudamericane. Punto di riferimento imprescindibile è poi la più antica macelleria di Roma – Macelleria Feroci– che da ben 4 generazioni lavora solo carni di altissima qualità e che assicura al Sant’Elena prodotti di prima scelta. Tra i più di venti tipi di carni proposte, citiamo alcune delle protagoniste d’eccellenza quali: 

La rubia Gallega la cui costata, oltre alla particolare marezzatura interna, ha anche un contorno di grasso dallo strato fibroso più duro e di colore giallo; 

L’Angus Iberico di Miguel Vergara, distintivo che designa gli esemplari di questa razza con qualità gastronomiche superiori, differenziandosi per il loro sapore intenso, il loro alto grado di infiltrazione, la loro grande succosità e tenerezza all’assaggio;

La Phenomena 10 + che con la sua incredibile marezzatura raggiunge e supera una marezzatura 10 della Scala internazionale BMS (Beef Marbling Score), utilizzata anche per la classificazione del grado interno di infiltrazione del grasso anche per la carne più famosa al mondo: il Wagyu; 

La Vaca Granda che, con una marezzatura interna superiore al 3+, appare di un colore rosso rubino, con il grasso ambrato tipico dell'alimentazione a fibra lunga.

Il grande braciere, realizzato appositamente da un artigiano abruzzese, smista la brace sulle varie griglie destinate non solo alle carni. Nascono così piatti che stuzzicano la curiosità, dalla preparazione all’assaggio: come la carbonara alla brace, gustosi filetti mignon con aragostelle e burro di Insigny D.o.p,  carciofo secondo la tradizione romana ma ripassato sulla griglia (servito con pane tostato, olio evo e scaglie di parmigiano reggiano 36 mesi) e infine le polpette. In particolare queste ultime riprendono l’impasto delle empanadas argentine miste a carne italiana, accompagnate poi da salsa messicana/ cacio e pepe/ carbonara”.

Con riguardo ai sapori del mare, il S. Elena offre piatti della tradizione mediterranea: dalle gustose fettuccine fatte a mano allo Scoglio, al sugo di polpo ed altre creazioni abbinate alla continua evoluzione della stagionalità. 

Interessante è il Cocktail Bar che, con più di 20 tipi di gin, vodka, rum, tequila e whisky, permette un degno accompagnamento ai creativi aperitivi che ogni giorno la cucina propone.

Il ristorante Sant’Elena è in sostanza una cucina che si affaccia sul mondo senza dimenticare mai casa. Qui si potrà ammirare la bella vetrina con le migliori carni in vista e godere di un servizio in sala attento e preparato, sempre pronto a raccontare caratteristiche e provenienza dei tagli migliori. 

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Sabino Cirulli

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