RELAX E BUONA CUCINA ALL’HOTEL ELEPHANT DI BRESSANONE
Nel cuore di Bressanone, tra gli stretti vicoli del bellissimo centro storico con i caratteristici edifici dalle facciate affrescate, c’è un hotel dove tutto parla di tradizione, eleganza e ospitalità. L’Hotel Elephant, menzionato già nel 1442 e in origine una semplice locanda, è un’icona illustre della storia turistica tirolese che accoglie con cortesia e raffinatezza ospiti – anche celebri – che da tutto il mondo giungono qui, ai piedi delle Alpi, per respirare aria di storia e cultura e vivere esperienze uniche nella città più antica del Tirolo.
Di proprietà della stessa famiglia Heiss-Falck sin dal 1773, l’Hotel Elephant è oggi gestito con garbo e cura da Elisabeth Heiss e suo figlio Michael Falk con Eleonora Corazza, che rappresentano la settima ed ottava generazione e portano avanti quella lunga storia di accoglienza e lusso discreto che ha reso l’hotel un riconosciuto simbolo di ospitalità e charme.
Varcare la soglia dell’Hotel Elephant è un’emozione che appaga gli occhi e riscalda il cuore: qui il fascino dell’antico si fonde con il comfort più moderno e ovunque si respira l’allure esclusiva di un tempo che non si è mai persa ma che anzi rivive in ogni singolo dettaglio: gli arredi antichi, le tappezzerie e i tessuti d’antan, i lampadari regali, i quadri, gli specchi, le dormeuses, le boiseries, i tendaggi… non c’è un angolo dell’hotel che non parli di storia e di ricercatezza, di ospitalità e di lusso esclusivo, sussurrato e mai urlato. L’Hotel Elephant si sta rinnovando! Avvio d’estate con due grandi novità: il restyling del tetto e dell’intero piano della soffitta accoglierà 13 nuove stanze, tra cui 5 suites, con vista mozzafiato sulle montagne. Non solo. L’area dell’ex fienile ospiterà una nuova zona benessere con piscina coperta, saune e centro fitness. Un restyling che andrà a implementare l’offerta delle 30 camere e suites della casa storica, eleganti spazi di relax all’insegna della tradizione, scrigni preziosi e unici come ogni ospite che sceglie di soggiornarvi.
La gastronomia è un'altra delle eccellenze dell'Hotel Elephant, con ben due rinomati ristoranti in-house abilmente guidati dallo chef stellato Mathias Bachmann. Tra tavoli, credenze e boiseries in legno, luci soffuse e atmosfera tirolese, il Ristorante Elephant propone piatti della tradizione altoatesina e piatti classici reinterpretati in chiave moderna per una cucina genuina, semplice, che sceglie prodotti freschi, regionali e di qualità che conquistano anche i palati più esigenti. Un menù accompagnato da una selezione accurata di vini locali e internazionali scelti nella bellissima enoteca Soliman Wines con oltre 900 etichette di vini da tutto il mondo. Luogo intimo con solo 4 tavoli, ispirato all’architettura Art Déco degli Anni ’20, il Ristorante Apostelstube offre un’esperienza gourmet che coinvolge tutti i sensi. Emozione, passione, innovazione e tecnica: la cucina raffinata e di alto livello dello chef Bachmann propone piatti dalla forte personalità con influenze da ogni parte del mondo (e una predilizione per il Giappone) che invitano a un viaggio del gusto davvero unico. Una cucina pluripremiata, tra cui la prestigiosa Stella Michelin: l’Apostelstube infatti è stato il primo ristorante stellato in Alto Adige, dal 1962 al 1970, e ha riconquistato la prestigiosa stella nel 2019.
A pochi passi dalla casa madre, immersa in 2 ettari di parco, si nasconde la Villa Marzari. Annessa all’hotel nel 1872, è oggi un’esclusiva dependance con 12 stanze eleganti e confortevoli, ognuna dotata di un balcone che si affaccia sul rigoglioso “giardino dell’Elefante”. Silenziosa e appartata, è la dimora ideale per chi cerca tranquillità e relax. Nel parco anche una bella piscina, due campi da tennis e tanti angoli di quiete che invitano a prendere il sole sorseggiando un drink nel piccolo bar.
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).