PROSCIUTTO 24 MESI & TARTUFO DEVODIER PREMIATO ALLA 25° EDIZIONE DI BRAND AWARDS
Dopo il recente premio come Miglior Prosciuttificio D’Italia 2024 agli Italy Food Awards, Devodier Prosciutti, azienda storica di Parma specializzata nei salumi ad alta stagionatura al naturale, ha ricevuto il 10 luglio nella splendida cornice dell’Hotel Melià di Milano il premio New Entry 2024 ai Brand Awards per il Miglior Nuovo Prodotto nella categoria Salumi.
Il riconoscimento è stato assegnato all’esclusivo Prosciutto 24 mesi & tartufo Devodier, un prodotto che ha unito due grandi tradizioni storiche del food italiano per creare un’esperienza gastronomica di fusione innovativa. Il premio, promosso da Gdoweek e Mark-up, testate giornalistiche di riferimento del settore food, è volto a riconoscere i migliori nuovi prodotti lanciati nei primi mesi del 2024.
I vincitori sono stati decretati attraverso una votazione aperta ai manager della distribuzione, dell’industria e delle agenzie.
Il prodotto vincente è il prosciutto crudo Devodier 100% italiano, stagionato oltre 24 mesi, fatto solo con la migliore selezione delle materie prima italiane e la miscela di sali marini che è una delle unicità della produzione aziendale. La complessità di dolcezza e intensità del crudo, già premiato dalle più importanti guide di settore e nato dalla firma unica delle Antiche Cantine di stagionatura della famiglia, si combina armoniosamente con il graffio aromatico delle fette di tartufo e l’incontro preserva le due identità portandole verso una combinazione di gusto che è una novità per il settore.
Il prodotto, conferma l’azienda, è oggi disponibile nei migliori negozi e retail gourmet in Italia, Europa ed anche già in alcuni paesi extra Europei. Il packaging, in linea con la filosofia aziendale, è semplice e lascia parlare il prodotto, illustrando con chiarezza il binomio nuovo e di forte curiosità, in cui le due identità si confrontano e bilanciano vicendevolmente creando una degustazione avvolgente.
“Da grandi appassionati noi stessi del mondo della degustazione del salume ad alta stagionatura, abbiamo voluto esplorare una nuova fusione, difficile nella realizzazione tecnica, ma sfidante, tra il nostro classico prosciutto 24 mesi e il tartufo che è una delle firme più interessanti nel mondo alimentare. È un prodotto a cui teniamo e la cui creazione è stata prima di tutto un grosso impegno verso la nostra clientela, a cui abbiamo voluto offrire una nuova esperienza di gusto, mantenendo i valori di naturalezza, armonia, equilibrio e alta intensità di degustazione - racconta Michele Devodier, responsabile dell’azienda - il riconoscimento come miglior new entry del settore, insieme al forte impatto del recente lancio, conferma come il prodotto, partendo da una nicchia nuova, stia riscuotendo sempre più successo tra i nostri consumatori, superando anche le migliori aspettative.”
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).