NUOVI ITINERARI E UNA MOSTRA NELL'AREA ARCHEOLOGICA DI POMPEI

Approfittando del periodo di lockdown nel sito di Pompei si è provveduto ad interventi di manutenzione e restauro che hanno portato alcune novità ai percorsi. Si è approfittato per intervenire, tra l’altro, sul decoro degli ingressi e alla riqualificazione pavimentale del viale delle Ginestre, per migliorare il percorso di accesso al quartiere dei teatri. Sono proseguiti inoltre gli interventi sul verde che in tutta la città antica è oggetto di monitoraggio da parte degli esperti dei giardini del Parco.

All’ingresso di Porta Marina parte la visita alle suggestive Terme Suburbane, che hanno riaperto lo scorso 9 giugno dopo gli interventi di manutenzione. Le terme, un tempo in posizione panoramica sul mare, sono note per gli affreschi erotici dell’Apodyterium, (spogliatoio) che curiosamente contrassegnavano le casette poggia vestiti. Risalendo verso il Foro ci si potrà spostare verso la Casa del Fauno e verso via del Vesuvio, per visitare la Domus degli Amorini Dorati o ammirare l’affresco di Leda e il cigno dall’omonima casa.

Un itinerario all’insegna del verde si sviluppa invece dall’ingresso Piazza Anfiteatro, che aggiunge alla passeggiata già percorribile, alcune novità.

Passando per il giardino della Palestra Grande o nell’Anfiteatro si potrà visitare la Casa di Octavio Quartio, al cui centro dello spazio verde spicca il canale con le vasche, un tempo animato da giochi d’acqua, che riapre dopo due anni a seguito di interventi di messa in sicurezza.

E da qui raggiungere la Domus della Nave Europa, che per la prima volta apre alla visita il rigoglioso vigneto sul retro, un tempo utilizzato dai proprietari della dimora per la produzione e il commercio del vino e ripristinato in epoca moderna sulla base di fonti storiche e indagini di botanica della studiosa Jashemski. E’ restituito al suo splendore anche il giardino interno, grazie al recente progetto di ricostruzione storica, con l’impianto della vite maritata, una tecnica che prevede la coltivazione della vite su altro albero che funge da sostegno, utilizzata fin dai tempi antichi e fino a tutto l’800 nel territorio vesuviano.

VENUSTAS ovvero la “bellezza, la grazia, l’eleganza, il fascino”. Il termine latino riassume perfettamente questi ideali ricercati e ambiti, in particolare dal mondo femminile in ogni epoca, e dà nome alla ricca esposizione aperta al pubblico alla Palestra grande (portico orientale) degli scavi di Pompei fino al 31 gennaio 2021.

Creme, trucchi, bagni di profumo, specchi per ammirarsi, ornamenti per abiti e gioielli, amuleti, statuette e preziosi dedicati agli dei. Uno sguardo a un aspetto della vita quotidiana delle epoche passate, quello della bellezza e della gioia di vivere, interrotta con violenza dalla furia del Vesuvio.

L’area archeologica di Pompei si trova a soli 40 km dalla meravigliosa costiera amalfitana, gita ideale ad un’ora di strada dal lussuoso Hotel Santa Caterina di Amalfi. L’Hotel è costruito a picco sul mare, all’interno di una vasta proprietà che “precipita” fino all’acqua in una serie di splendide terrazze naturali. Due ascensori scavati nella roccia o un sentiero di spettacolare bellezza portano gli ospiti attraverso agrumeti e giardini lussureggianti fino al Beach Club a livello del mare, che comprende una piscina di acqua marina, solarium, fitness centre, café/bar e ristorante all’aperto. La sera la magia continua nell’elegantissimo ristorante fine dining “Glicine”, 1 stella Michelin, con una cena a lume di candela ammirando il suggestivo panorama di Amalfi illuminata dalla luna. E che dire della suite “Follia Amalfitana” con la sua minipiscina tonda con vetrata, la piscina esterna privata e la vista mozzafiato sulla baia o della suite “Giulietta e Romeo” con terrazzino a picco sul mare e piscina privata a sfioro…


www.hotelsantacaterina.it

 

 

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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