NUOVA APERTURA DEL RISTORANTE BLUM AL MAZZARÒ SEA PALACE

Il mese di giugno vede una grande novità a Taormina: l’apertura del ristorante Blum, all’interno del Mazzarò Sea Palace, parte della collezione VRetreats, hotel cinque stelle lusso, affiliato a Leading Hotels of the World.

Una location super esclusiva - solo 12 posti - su una terrazza che sembra appoggiata tra le onde della baia di Taormina. Di fronte al BLUM c’è solo il mare e una nuova interpretazione del fine dining contemporaneo e senza vincoli. Un ambiente rilassato, come il servizio: attento al cliente che lascia spazio all’atmosfera del luogo, dove gli arredi giocano con le trasparenze delle pareti e dei tavoli di Varaschin, le sedute di Tibidabo, e il cristallo dei bicchieri soffiati a bocca dell’azienda tedesca Zieher.

 Alla guida della cucina, lo chef Riccardo Fazio, che in BLUM si libera da connotati e riferimenti unicamente siciliani. «Tutto nasce dall’incontro con un ingrediente, un sapore che rimane presente e che chiama un abbinamento inconsueto» racconta lo chef «Sono preparazioni che richiedono mesi di prove, studio, ricerca, dove la materia prima è un’eccellenza che tratto con estremo rispetto». E con il coraggio di osare: «non seguo canoni o mode, cerco di avere una idea personale di cucina. Mi piace l’ordine, anche nella parte visiva, e vorrei che al primo impatto il piatto fosse facilmente decodificabile, che l’ospite capisse cosa sta per mangiare, ma che, allo stesso tempo, assaggiandolo, ne venisse sorpreso».

Nella carta di BLUM trovano spazio abbinamenti inusuali come l’anguilla marinata con Calvados e sidro di mele analcolico cotta a legna su un Kamado (griglia in ceramica), servita con una salsa di Granny Smith e un millefoglie di patate. Oppure l’assoluto di sedano rapa, che presenta una variazione dello stesso ingrediente con differenti tecniche di preparazione in chips, cremoso e cotto in infusione con te al bergamotto, accompagnato dal suo consommé. Un'altra portata è il raviolo amaro, che ha al suo interno verdure come la cicoriella selvatica, l’indivia con salsa di formaggio tuma persa, un formaggio ormai raro dell’isola, miele di ape nera siciliana ed è accompagnato con la bottarga di muggine. Lo chef Fazio non dimentica il territorio, ma lo contestualizza in una dimensione più grande e in una veste contemporanea, declinandolo in due menu degustazione, dai nomi BLUM e NATURALMENTE, completamente vegetale. Si può scegliere anche à la carte, con l’ordine minimo di due piatti e un dolce. Oltre al wine pairing, la possibilità di un coktail pairing, che delinea un nuovo scenario di proposta fine drinking creata esclusivamente per il menu degustazione signature.

Roberto Oldano, Director of Operations della collezione VRetreats dichiara «La parola che meglio descrive il BLUM è disruption. Per la location, l’ambiente, l’idea di cucina: è un modo nuovo e differente di pensare e interpretare il fine dining a Taormina».

Blum è aperto da martedì a domenica, solo a cena, dalle ore 20.00 alle 23.00.
www.blumrestaurant.com

Nella foto Chef Riccardo Fazio by Teresa Franzese

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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