NEL CUORE DEL TRENTINO CANTINA LAVIS

La Cantina Lavis porta nel nome e nel logo il suo legame con il territorio e la sua antica tradizione vinicola: il nome, che è il medesimo della cittadina in cui ha sede, deriva dal torrente Avisio che porta in sé il sostantivo latino Vis in omaggio all’impetuosità e alla forza con cui scorrono le sue acque.

La cooperativa vinicola trae le sue origini nel 1850 quando la famiglia Cembran edificò il primo nucleo della sua attuale struttura produttiva. Nasce poi ufficialmente nel dopoguerra per opera di 14 intraprendenti viticoltori e si ingrandisce e rafforza anno dopo anno, anche tramite la fusione con altre realtà produttive, come quella con la cooperativa altoatesina di Salorno nel 1969 – rappresentata ancora oggi dal marchio Durer-Weg – e quella con la Cantina Valle di Cembra nel 2003.

I vigneti sono coltivati per l’80% con uve a bacca bianca, tra le quali prevalgono Chardonnay, Pinot Grigio e Müller Thurgau. Tra le uve rosse troviamo invece Schiava, Pinot Nero, Merlot, Teroldego e Lagrein.

L'area produttiva è costituita da vigneti ubicati in Trentino e che si estendono dalle colline di Lavis, Sorni e Meano, i caratteristici terrazzamenti della Valle di Cembra, sino ad arrivare sino ad Isera in Vallagarina, oltre ad alcuni appezzamenti in territorio altoatesino.
La scelta dei vitigni e degli appezzamenti in cui coltivarli è il risultato di un “progetto zonazione” avviato a metà degli anni Ottanta e che costituisce il caposaldo della qualità dei vini di Cantina Lavis.

Questo progetto – denominato “il vitigno giusto al posto giusto” – attraverso lo studio approfondito delle caratteristiche e della morfologia del suolo, ha reso possibile individuare il vitigno più adatto per ogni terreno. L’adesione convinta da parte di una base sociale fortemente motivata ha dato vita nel tempo a vini di carattere e fortemente legati ad un territorio impervio e difficile.
Un tassello importante nell’elaborazione di questo progetto è stato la “carta dei suoli”, un documento nel quale è possibile visualizzare le caratteristiche pedologiche che contraddistinguono il territorio. Partendo dalla mappatura dei suoli è stata individuata la vocazionalità di ogni singola area fino ad arrivare alla valorizzazione di ciascuna vigna.

Oggi, i consulenti agronomi di Cantina Lavis seguono costantemente ogni socio viticoltore aiutandolo nelle scelte e nelle tecniche di viticoltura al fine di ottenere i migliori risultati in funzione delle aree coltivate, delle varietà di vitigno e della composizione del terreno.

Cantina Lavis in sintesi
Anno di fondazione:         1948
Forma societaria:         Società Cooperativa Agricola
Ettari di proprietà:         750
Totale bottiglie prodotte:     10 mln

Presidente:             Pietro Patton
Enologo:             Ezio Dallagiacoma
Agronomo:             Corrado Aldrighetti

www.la-vis.com

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

Acconsento al Trattamento dei miei dati Personali nel rispetto del reg. 2016/679/UE e dichiaro di avere letto l'informativa sulla Privacy
Accetto di ricevere informazioni in merito a promozioni, news ed eventi relativi a questo sito in conformità al nuovo reg. 2016/679/UE sulla Privacy.