MELAVERDE CON EDOARDO RASPELLI

Fino a fine agosto Edoardo Raspelli torna a tener compagnia agli spettatori di Melaverde, il popolare domenicale di Canale 5, ideato da Giacomo Tiraboschi.

Il 'cronista della gastronomia' si alternerà una settimana sì ed una no con Ellen Hidding alle 11.30, ma sarà, invece, al fianco della conduttrice olandese tutte le domeniche dalle 11.50 alle 13.

Gli argomenti domenica 14 giugno:

Edoardo Raspelli alle 11.30 con  i “Custodi della Montagna“ (da Paspardo, Brescia)

“Oltre il 35% del territorio italiano è costituito da montagna, superato solo da quello collinare con il 41%, ma nettamente superiore a quello di pianura che, pur essendo il più popoloso copre solo il 23% del nostro bel paese. Su circa 60 milioni di Italiani solo 9 milioni vivono in queste terre difficili ed è grazie a loro se oggi possiamo godere di paesaggi di montagna dalla bellezza inestimabile.

Domenica 14 alle 11.30 Edoardo Raspelli ci porterà di nuovo a Paspardo, media Valle Camonica ,provincia di Brescia, per farci conoscere i custodi della montagna. Stiamo parlando di persone che hanno dedicato la loro vita alla montagna e che giorno dopo giorno proteggono, curano e valorizzano il patrimonio e la storia in alta quota. Sindaci che organizzano e gestiscono il territorio, i diversi problemi e le esigenze dei propri cittadini, malgari che ogni anno portano gli animali nei pascoli presidiando e tutelando così questa terra e la sua sicurezza, giovani che scelgono di restare e inventarsi nuove attività dando futuro alla montagna e poi loro, forse il simbolo per eccellenza, gli Alpini che oltre ad aver donato la vita alla montagna continuano ancora oggi a presidiare e salvaguardare le cime di tutto il paese.

Edoardo Raspelli: dalle 11.50 con la”Piemontese per Eccellenza”dal Cuneese

Alle 11.50 poi ,Edoardo Raspelli con Melaverde ci porterà di nuovo in Piemonte dove scopriremo un’eccellenza di questa regione. Stiamo parlando della carne di razza piemontese, preparata in svariate cotture, ma così buona da esprimere tutto il suo gusto così com’è, cruda o “ciapa là” come si dice in queste zone. Il suo segreto sono le persone che ci stanno dietro, la loro voglia di fare e la volontà di proseguire e migliorare ciò che hanno ereditato. Per secoli questa carne ha rappresentato la prima fonte di sostentamento per migliaia di famiglie contadine della zona che col passare degli anni si sono riunite in cooperative e consorzi con il costante obiettivo di unire le forze, migliorarne gli allevamenti, la qualità e far conoscere a tutti l’oro rosso piemontese. C’è voluto un po’ di tempo, ma il loro più grande successo è arrivato oggi con la bandiera europea ad indicazione geografica protetta che lega definitivamente la carne di razza piemontese al suo territorio d’origine. Ma come ci sono riusciti? Quali sono le qualità uniche di questa carne? E come possiamo gustarla al meglio? Seguite il programma e lo scoprirete.

Foto di Elena Tiraboschi

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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