L'OZIO: SEI ESPERIENZE DI GUSTO
A Roma nel quartiere Talenti
Apre a fine mese a Roma, nel quartiere Talenti, il ristorante L’Ozio Ristora. Un nome che allo stesso tempo richiama la pronuncia del locale da cui prende le mosse e con il quale ha un forte legame: Lo Zio d’America. Una nuova sfida per la famiglia Chiaretti, dedita al commercio nel settore enogastronomico, fondatrice della catena Castoro Supermercati, cofondatrice del Consorzio GROS.
"Dopo oltre 60 anni di esperienza nella gestione di supermercati, abbiamo sentito il desiderio di esplorare un settore che ci permettesse di esprimere la nostra passione per il buon cibo in modo più diretto e creativo e di incamminarci in un percorso che potesse accrescere le nostre competenze e conoscenze. – racconta Lia Chiaretti – In questa nuova avventura abbiamo messo tutta la nostra esperienza ampliando la scelta di fornitori qualificati, selezionando con cura le migliori specialità del territorio, preferendo sempre ingredienti che raccontino storie autentiche e tradizioni locali, puntando alla qualità come valore imprescindibile".
Come in un moderno mercato gourmet, il cliente sceglie, assaggia e sperimenta in massima libertà, tra tante proposte differenti. L’offerta gastronomica si snoda infatti attraverso sei format diversi, ai quali vengono dedicati altrettanti corner nella grande cucina a isola:
Friggitoria_Croccanti sensazioni
Dagli immancabili Supplì, al Carciofo alla Giudia, passando per il Mix di panelle, accompagnate da salsa allo yogurt, limone e coriandolo: tutti i fritti sono preparati in casa e cotti in olio di semi altoleico, per garantire qualità eccellente, salubrità e una croccantezza unica.
Sana_Gusto e benessere
Prodotti biologici, superfood e vasocottura, dove gusto e benessere si incontrano in un unico connubio. Ecco allora il Baccalà Trasteverino: con cipollotti, pomodori, mirtilli e goa in vasocottura, un metodo di cottura al vapore che rispetta l’ingrediente e massimizza il sapore. Non solo pesce, ma anche verdure, carne e Legumi, con fagioli neri, fagioli dell’occhio, fagioli borlotti, fagioli contadini, ceci, alloro e melograno.
Primi Piatti _L’acqua bolle
Le paste sia secche che fresche, queste ultime preparate dalla cucina, incontrano voluttuosi condimenti. Piatti comfort, come gli Gnocchi alla vaccinara, oppure rivisitati, come i Tagliolini con calamari, carciofi e bottarga di muggine.
Fusion _Senza confini
Prodotti italiani, ricette e tecniche dal mondo: con i piatti di questo format il viaggio esperienziale è assicurato. Ne sono un esempio Ricordi di Zighinì, raviolini di agnello su fonduta di provola, pecorino e berberé e lo Sgombro Orientale, con salsa hoisin e panatura di beccafico, verza e mandorle.
Braceria_Gusto ardente
Carne e pesce cucinati al Josper, una griglia ad alta tecnologia con l’utilizzo esclusivo del carbone di legno di Quebracho bianco, impiegata nella sua espressione massima come mezzo di esaltazione di vere e proprie ricette di carne e pesce. Dalla braceria arrivano in tavola preparazioni di carne, come il Ribeye di Angus USA, e di freschissimo pesce, servito negli spiedi, come il Pescato del giorno.
Pasticceria_L’ultima coccola
La carta dei dolci, atto finale di uno spettacolo ben studiato, propone alcuni classici senza tempo, con una marcia in più: la Pera al vino rosso è servita con caramello salato, panna acida e crumble, L’éclair al tiramisù unisce Italia e Francia in una nuova esperienza gustativa.
A guidare l’attenta e preparata brigata è lo chef Dino De Bellis, che ha scelto di proporre una cucina contemporanea, dalle forti radici tradizionali, impreziosita da elementi creativi.
“La storia della proprietà, che da sempre gestisce supermercati, mi ha ispirato nell’idea di creare un mercato contemporaneo con pluralità di offerta all’interno di un unico contenitore. – racconta Dino De Bellis – Un’idea che trovo estremamente divertente ed esperienziale per il cliente e che mi consente di esprimere al meglio la mia filosofia di cucina, incentrata sul prodotto, sia dal punto di vista della ricerca della qualità, sia dal punto di vista del rispetto dellecotture più idonee. La pluralità del format mi consente inoltre – continua lo chef – di poter gestire gli ingredienti in modo circolare, attivando una gestione zero waste”.
Grande attenzione viene data anche al cestino del pane, interamente fatto in casa, che conta diverse tipologie tra pani, focacce e grissini.
Fuori dalla cucina ecco che il progetto si completa con la Gastronomia_Storie di cibo e vino, luogo situato idealmente e anche fisicamente tra la sala di cucina e l’enoteca de Lo Zio d’America. Aperta dalle 11.00 alle 23.00, la gastronomia permette di gustare taglieri di salumi, formaggi e prodotti dell’orto di altissima qualità, selezionati tra i migliori artigiani italiani, come il prosciutto di Nero dei Nebrodi, la mortadella Favola con pistacchio siciliano, il Pecorino di Fossa di Sogliano DOP e molto altro. In accompagnamento vini, bollicine e cocktail, per un pranzo alternativo, una voglia fuori orario, l’aperitivo, una cena leggera e informale.
A sostenere la proposta gastronomica, una carta dei vini di oltre 250 referenze, frutto della selezione delle migliori etichette presenti nell’enoteca de Lo Zio d’America. Ampio spazio alla possibilità di bere al calice, con ben 25 proposte di mescita e una piccola selezione Magnum di spumanti, bianchi e rossi. Ci si muove in lungo e in largo su tutta la Penisola e oltre confine, tra bollicine, bianchi, rosati e rossi, tra grandi nomi e piccoli produttori. In sala la presenza di sommelier qualificati è il quid in più che aiuta il cliente nella scelta della bottiglia perfetta per ogni esigenza.

Sabino Cirulli
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