LES GRANDS CHAIS DE FRANCE SFIORA GLI 8 MILIONI DI EURO NEL MERCATO ITALIANO

Famille Helfrich, a capo del gruppo Les Grands Chais de France, sfiora gli 8 milioni di euro nel mercato italiano sotto la regia della country manager emiliana Romina Romano. Il gruppo fondato e guidato da Joseph Helfrich continua infatti la sua ascesa in Horeca e GDO.    

Nel 2023 il giro d’affari in Italia ha superato i 7 milioni e 800 mila euro, contro i 5.600.000 euro del 2021 e segnando un +17,82% rispetto al 2022. Crescono anche i volumi: oltre 1 milione e 300.000 bottiglie vendute nel 2023 con un + 7,83% rispetto all’anno precedente.     

Con il supporto di Romina Romano, negli ultimi 6 anni, - che vende nel mondo 1 bottiglia su 4 di vino francese - ha sviluppato una capillare presenza sul nostro territorio in ristorazione, hôtellerie ed enoteche ma anche nelle principali piattaforme di vendita online, e nella grande distribuzione di alto posizionamento.   

   «La tendenza verso una crescente attenzione alla sostenibilità ha sicuramente aiutato la crescita delle vendite dei vini delle nostre proprietà nel mercato italiano – spiega Romina Romano - la famiglia Helfrich è molto attenta all’approccio green, tutte le nostre cantine sono certificate HVE e in gran parte anche biologiche. Le nostre 71 proprietà nelle aree più vocate della Francia e le recenti acquisizioni di Cile e Sudafrica ci consentono di proporre ai nostri clienti una gamma sempre più completa con la facilità commerciale e amministrativa di avere un unico fornitore e quindi un unico interlocutore. Oggi siamo forse il gruppo più forte sul mercato mondiale, presente in ben 178 Paesi».    

A trainare verso l’alto i consumi è anche il crescente interesse per i Crémant ma anche per aree meno conosciute come la Loira.      «Tutti i crémant di qualsiasi regione francese, dall’Alsazia alla Borgogna, sono in forte crescita – spiega Romina Romano - l'Italia si conferma uno dei Paesi che ama di più la bollicina metodo classico e questo è per me una grande fortuna essendo Les Grands Chais de France il primo produttore di metodo classico francese al di fuori della Champagne».           

E se Borgogna e Bordeaux continuano a far sognare i wine lover italiani, è in ascesa – seppur con un trend stagionale – anche la Provenza: «La Provenza con i suoi rosé eleganti e leggeri comincia a prendere piede in Italia, i vini rosé riscuotono successo per il basso indice alcolico e la loro bevuta facile e fresca soprattutto durante i periodi caldi, dalla primavera all'estate».

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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