“Le nostre vite per l’olio. I cento anni del Frantoio Salvagno”

Il libro a cura di Giovanni, Elena, Cristina e Francesca Salvagno, è stato pubblicato da Olio Officina con introduzione di Luigi Caricato. Lo scrittore, giornalista ed esperto oleologo lo ha presentato il 19 ottobre in occasione del Press Day organizzato dalla famiglia Salvagno per condividere con la stampa, i blogger ed i content creator il significato dei loro 100 anni di attività. Caricato mette in risalto nell’introduzione: “Cento anni sono tanti. Celebrarli ci porta a ripercorrerli tutti con uno sguardo panoramico retroattivo e proiettato nel medesimo tempo al futuro. . . . Non si può mettere in sordina il centesimo anno di attività di una azienda la cui proprietà e gestione rimanda a un’unica famiglia . . . . Visti da fuori, questi cento anni, oltre che dall’interno della stessa famiglia, sono da considerare un valore e un punto di forza. . . . Sono cento anni da incorniciare e celebrare. Lo si fa per tante ragioni. Per lasciare memoria futura. Per rievocare nel dettaglio tutti gli anni trascorsi attraverso il diretto racconto degli stessi protagonisti”.

Tutto inizia nel 1923 quando Gioacchino insieme ai fratelli Eliseo, Angelo e Giuseppe aprono il frantoio in Valpantena. Nel capitolo sul dialogo intergenerazionale Giovanni, trait d’union di tre generazioni, nonno Gioacchino, papà Gianni come lo chiama la moglie e le figlie Cristina e Francesca racconta: “. . . Gli olivi ci sono sempre stati, ma si profilava in quegli anni l’inizio di una nuova olivicoltura, più strutturata. I fratelli Salvagno pensarono bene di allargare la loro attività di commercio del bestiame, ma ebbero anche l’idea di costruire un frantoio. La scelta non è stata solo un modo per soddisfare un’esigenza familiare, così da poter molire più velocemente le proprie olive, ma si era intravista la possibilità di soddisfare anche una crescente richiesta da parte del mercato. . . .All’inizio il frantoio era stato aperto soprattutto per la lavorazione in conto terzi, anche perché non esisteva ancora il commercio dell’olio così come lo si concepisce ora. C’erano solo agricoltori, i quali avevano la necessità di frangere le propri olive per produrre l’olio destinato all’autoconsumo, per uso domestico. . . . L’olio si è venduto sfuso, almeno fino agli anni ’50 dello scorso secolo”.

Passato, presente e futuro si intrecciano in questo piacevole racconto dove entrano in scena le esperienze di vita quotidiana a raccontarci tante emozioni. Quelle di quest’anno in particolare con la centesima fioritura e la centesima frangitura.

Un libro da leggere e da tenere a portata di mano per i preziosi consigli di abbinamento degli oli alle pietanze e le ricette proposte, dall’antipasto al dolce.

Il libro è disponibile online e in libreria.