L’ARTE È PROTAGONISTA AL PARKHOTEL LAURIN DI BOLZANO
Costruito tra il 1909 e il 1910 da Maximilian Staffler e dagli architetti Alois e Gustav Ludwig di Monaco di Baviera, il Parkhotel Laurin è una vera e propria testimonianza dell’architettura liberty, con ambienti dall’eleganza senza tempo permeati dalla storia e dall’arte.
Lo si capisce prima ancora di varcarne le porte, grazie all’installazione urbana permanente “Emozioni di viaggio – Viaggio di emozioni”, curata dall’artista altoatesina Annemarie Laner e realizzata in collaborazione con la Facoltà di design e arti dell’Università di Bolzano: cento medaglie in bronzo costellano il marciapiede di via Laurin, su ognuna di queste una parola diversa (in italiano, tedesco, ladino, inglese o francese) che stimola a pensare al viaggio e alle emozioni che regala. Nel 1911, la famiglia Staffler incaricò il pittore tedesco Bruno Goldschmitt della realizzazione di un ciclo di affreschi sulle pareti della sala che oggi ospita il Laurin Bar & Bistro, il cui nome – come quello dell’hotel – rimanda alla leggenda di re Laurino, ambientata sul massiccio dolomitico del Catinaccio, che domina il panorama della città di Bolzano.
Grazie alla spinta innovativa della famiglia Staffler, nei suoi 114 anni di storia il Parkhotel Laurin ha saputo restare al passo con i tempi, mantenendo intatta l’autenticità dell’atmosfera liberty originaria. La ristrutturazione degli anni ’90, curata dagli architetti Boris Podrecca e Albert Mascotti, fu l’occasione per rinnovare tutte le camere e restaurare tutto il mobilio di inizio secolo. Proprio in quegli anni, Franz Staffler decise di rendere Parkhotel Laurin un vero e proprio hotel-museo: oggi, Parkhotel Laurin ospita oltre 200 lavori su carta che segnano un viaggio nel tempo dallo stile liberty fino all’arte contemporanea, passando per impressionismo, espressionismo, Neue Sachlichkeit, futurismo, astrattismo.
Nella sala principale del Ristorante Laurin, gli stucchi e gli arredi in Jugendstil dialogano con i dipinti di Marilù Eustachio, “Alberi in Sequenza”, che raffigurano 13 alberi realmente presenti negli spazi verdi del Parkhotel Laurin.
Anche il parco privato di 4000 metri quadri del Parkhotel Laurin è un vero e proprio museo a cielo aperto: tra le piante esotiche e autoctone che popolano il parco (sequoie giganti, pini dell’Himalaya, aranci degli Osagi e la rosa di Merano che, avvolgendosi attorno a un cedro, si innalza fino ai 28 metri di altezza), trovano posto varie testimonianze di espressione contemporanea.
Tra queste, “En-tra”, il sinuoso nastro vermiglio di Eduard Habicher, la cartolina dallo spazio di Sonia Leimer scritta dall'astronauta Leroy Chiao, l’autoritratto in criptonite di Jacopo Candotti e la glovebox di Christian Kaufman. Infine, dal 2019, l’antica serra accuratamente ristrutturata con vista sul roseto è stata trasformata in un’esclusiva location che, da ottobre a maggio, ospita il ristorante fine dining ConTanima e la proposta gourmet di chef Dario Tornatore, ma può essere prenotata tutto l’anno per eventi privati e celebrazioni. Situato a due passi da Piazza Walther, il Parkhotel Laurin è un rinomato polo di eventi musicali, artistici e culturali a Bolzano, nonché fulcro della vita sociale cittadina.
Non solo eventi in-house: l’atmosfera intima ed elegante del grande parco del Parkhotel Laurin ha ospitato a luglio una tappa del Südtirol Jazz Festival e il prossimo 18 agosto, dalle ore 20.00, ospiterà il concerto di musica da camera dell’Orchestra giovanile Gustav Mahler nell’ambito del Bolzano Festival Bozen (ingresso libero).
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).