LA SELEZIONE DI ALBERTO MASSUCCO CHAMPAGNE PER GLI APERITIVI D’ESTATE

Fresco, ma non ghiacciato, per esaltare i profumi. Servito ad una temperatura compresa fra gli 8 e i 10 gradi per allietare le sere d’estate, meglio se in compagnia di amici su una terrazza vista mare (o montagna). Il protagonista è lo champagne, il re dei vini, declinato secondo il gusto elegante di un italiano nella Côte des Blancs: Alberto Massucco.
Il vitigno d’elezione è lo Chardonnay. La produzione di Alberto Massucco comincia nel 2018, complice un legame straordinario con la famiglia De Sousa, noti vignerons del territorio. Il risultato è pura alchimia.

Ecco la selezione per l’estate 2023:


CUVÉE MIREDE 2020 - Questo champagne è un omaggio di Alberto a sua moglie Mirede. Frutto di uve Grand Cru di Mesnil (30%) e Oger (30%) della vendemmia 2020, fermentate per circa un terzo in barrique, più quelle (30%) del vigneto di proprietà oltre ad un ulteriore 10% di vins de réserve del 2017, 2018 e 2019. Dopo il riposo sui lieviti lo champagne viene dosato a 1,5 g/l. Suadente e gentile, affascinante e sensuale. Il tocco maturo dell'albicocca, della mela cotogna e del marzapane cedono il passo all'intensità del caffè, della nocciola chiudendosi in un vibrante e persistente sentore di mandorla amara. Ricchezza di personalità luminosa rendono la cuvèe Mirede rara espressione della donna a cui è dedicata. Sold out la produzione 2018, torna finalmente a luglio per brindare alle calde sere d’estate. Vitigni: 100% Chardonnay

ALBERTO MASSUCCO MILLÉSIME 2018 - Champagne raffinato, ancorché capace di una concretezza che va ben oltre l'annata. Ha un naso "profumato" di fiori. Bocca fresca e rinfrescante sulla mineralità, esaltata da una pulizia cristallina. Il debutto di Alberto Massucco esalta il millesimo come pochi hanno saputo fare. Questo Chardonnay in purezza è prodotto con uve provenienti da due villaggi Grand Cru della Côte des Blancs, Avize (90%) e Oger (10%), vendemmia 2018, fermentate in fût e lasciate riposare sui lieviti 3 anni. Dopo il dégorgement lo champagne è dosato a 2 g/l. Vitigni: 100% Chardonnay

AMC 00 - Champagne “d’ingresso” della Maison, composto dai 3 principali vitigni, con una presenza maggiore di Chardonnay, a conferirgli eleganza. Frutto della vendemmia 2017, le uve sono fermentate in cuve e unite poi a un 40% di vini di riserva conservati in botti di legno. Lo champagne ha riposato sui lieviti per 5 anni e non è stato dosato. Accoglie con un effluvio di fiori bianchi, a cui si accompagnano sentori di scorza agrumata, bacche selvatiche, pepe rosa, zenzero e sale. Una purezza brillante, una profondità luminosa. Uno champagne equilibrato e fine, pieno e avvolgente, con un finale sapido. Vitigni: 50% Chardonnay, 30% Pinot Noir, 20% Meunier

AMC 02 -Assemblaggio, vinificazione e affinamento sono i medesimi dello champagne AMC 00, ma con dosaggio, in questo caso, a 2 g/l. Sentori di frutta gialla matura, crema pasticciera, caramelle di zucchero, danzano alternandosi ora alla freschezza del lime, del cedro, alle erbe di campo, salvia su tutte. Olfatto attraente con continui richiami di incenso e muschio. Gustosamente pieno, in uno slancio ogivale. Bocca suadente, fresca e lineare, ma anche con una piacevole cremosità. Vitigni: 50% Chardonnay, 30% Pinot Noir, 20% Meunier

 

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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