LA CARICA DEI 500 COMUNI DI CITTÀ DEL VINO


Città del Vino torna a superare la soglia dei 500 comuni associati; è stata regolamentata la vendemmia turistica; e le città di identità sono state inserite nella legge del Made in Italy. Sono soltanto alcuni dei risultati ottenuti dall’Associazione nazionale delle Città del Vino nell’anno 2023.  Dodici mesi impegnativi e ricchi di novità e traguardi ottenuti.

“E’ stato fatto uno straordinario lavoro un grande lavoro di squadra, tutti insieme, con il direttore Paolo Corbini e i nostri uffici, con i coordinatori regionali, i collaboratori, i partner e tutte le istituzioni ed enti con i quali collaboriamo quotidianamente – sottolinea il presidente di Città del Vino, Angelo Radica –la nostra associazione è sempre più un soggetto con cui confrontarsi per le istituzioni nazionali e regionali. Ed i risultati raggiunti ci hanno dato ragione”.

L’associazione è cresciuta: “Nel 2023 abbiamo registrato l’ingresso di oltre 30 comuni italiani, nuove Città del Vino che riportano il totale degli associati, dopo alcuni anni, ad oltre 500 – commenta Radica - un risultato importante, ed un numero di municipalità, da Nord a Sud, che ci permette di guardare al futuro con ancora più fiducia, compattezza e voglia di fare. I territori del vino rappresentano l’anima sociale, economica ed ambientale del nostro Paese. Numerosi e significativi i risultati politici raggiunti quest’anno, frutto di un lavoro costante e di un’associazione affidabile e presente a livello nazionale e a livello locale”.

Nel mese di luglio è stato siglato un protocollo fra l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e l’Associazione Nazionale Città del Vino che regolamenta la vendemmia turistica: “Un risultato enorme – spiega Radica - perché regolarizzando la vendemmia turistica diamo un importante impulso all’enoturismo, che in Italia vale già un giro d’affari di 2,5 miliardi di euro e 14 milioni di presenze, ed è un’opportunità ulteriore per tutti i territori enologici”.

Tanti gli appuntamenti ed eventi svolti al Vinitaly, fra questi la presentazione dell’Osservatorio del Turismo del vino “che ci ha consegnato un’Italia in cui i territori enologici sono centrali dal punto di vista economico e turistico”. Osservatorio che nel 2024 vedrà la pubblicazione e presentazione della sua 20esima edizione: “Uno strumento di orientamento che evidenzia l’offerta e le necessità dei comuni italiani del vino, sempre più a disposizione della politica, locale, regionale fino ai ministeri”.  

E dopo la presentazione, in estate, alla Camera della Proposta di Legge – con l’on. Pino Bicchielli come primo firmatario – per l’istituzione di un Registro delle associazioni nazionali delle città del vino e dell’olio; è arrivata, nel mese di dicembre, l’approvazione della legge del Made in Italy che comprende l’istituzione del Registro delle associazioni delle Città di identità. “Il valore delle associazioni delle città di identità è fondamentale e rappresenta una garanzia per i territori italiani caratterizzati da produzioni enologiche e agroalimentari di qualità” evidenzia il presidente di Città del Vino.

Il 2023 è stato l’anno di Menfi capitale italiana del vino, dove si è svolto il Concorso enologico internazionale di Città del Vino: “Un’edizione da record – conclude Radica – con oltre 1.200 etichette partecipanti provenienti da 15 Paesi esteri. Un grande successo che dimostra il crescente interesse e partecipazione del concorso enologico”. Ed il 2024 sarà l’anno della Città Europea del Vino 2024 per i 20 Comuni dell’Alto Piemonte e Gran Monferrato: “Un riconoscimento ampiamente meritato per la vasta offerta di eventi e iniziative in programma, sarà un anno impegnativo e di grandi soddisfazioni per tutto il territorio piemontese”.

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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