ITINERARIO VEGAN TRA LE DELIZIE DEL PERÙ PER IL WORLD VEGAN DAY
In occasione del World Vegan Day, celebrato il 1° novembre a livello mondiale, Promperù propone un affascinante itinerario attraverso la cucina vegana del Perù. Un viaggio coinvolgente tra sapori autentici e tradizioni culinarie, che si snoda da nord a sud del Paese, accompagnato da panorami mozzafiato e un'immersione totale nella cultura locale. Il percorso include una selezione di piatti tradizionali rivisitati in chiave vegana. La cucina peruviana è una delle più rinomate e variegate al mondo sia per la sua unicità, frutto del passaggio di diverse culture che l’hanno attraversata, sia per la biodiversità dei prodotti e la grande ricchezza di materie prime locali, dovute alla presenza di ambienti naturali straordinari, dall’Oceano Pacifico alla catena montuosa delle Ande, dal deserto alla foresta amazzonica. Il Paese conta fatti come quattromila varietà di patata, 35 tipi di mais, 650 varietà di frutti e oltre 40 superfood. Numerosi, inoltre, i riconoscimenti di questi anni che premiano la gastronomia nazionale come eccellenza mondiale; i ristoranti del paese compaiono ai primi posti nella prestigiosa The World's 50 Best Restaurants. Nel 2011 l'Organizzazione degli Stati Americani (OEA) ha riconosciuto la cucina peruviana come Patrimonio Culturale delle Americhe nel mondo. Infine, il Perù ha ricevuto per l'undicesima volta il premio come Miglior Destinazione Gastronomica al WTA 2023 e nell'edizione regionale del WTA 2024 è stato premiato come Migliore Destinazione Culinaria del Sud America.
Ecco qui una selezione di 4 ricette rivisitate in chiave vegana e 4 luoghi da non perdere:
1. Lima – Causa Limeña e la capitale meta gastronomica mondiale Il viaggio inizia a Lima, la capitale del Perù e punto di partenza perfetto per scoprire la cultura gastronomica locale. Qui, i viaggiatori possono gustare la versione vegana di uno dei piatti emblematici tipici della città, Causa Limeña, preparata con strati di patate (papas amarillas), avocado e peperoncino (ají amarillo). Tradizionalmente farcita con tonno o pollo, la versione vegana si concentra sull’avocado e spezie fresche, accompagnando il tutto con un tocco di lime che richiama i sapori tipici della cucina limeña. La città vanta anche un’ampia offerta di ristoranti con proposte vegane per tutti i gusti. Lima, ricca di storia e cultura, vanta una grande offerta gastronomica con numerosi ristoranti inseriti nella lista dei migliori al mondo e chef riconosciuti a livello mondiale secondo le prestigiose classifiche internazionali. Qui è possibile prenotare tour gastronomici per scoprire l'intera offerta e la possibilità di fare delle lezioni di cucina per apprendere alcune ricette tradizionali.
2. Trujillo – Ceviche Vegano e le rovine di Chan Chan Da Lima, spostandosi verso nord, si raggiunge Trujillo, una città famosa per la sua architettura coloniale e per le rovine precolombiane di Chan Chan, l’antica capitale del regno Chimú, dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Qui è nato il Ceviche, considerato Patrimonio culturale della nazione, risalente dai pescatori che a bordo di speciali imbarcazioni fatte di giunco (los caballitos de totora) pescavano il pesce fresco e lo degustavano a pezzetti e marinato. Interessante è la variante del Ceviche Vegano, ripieno di funghi o palmito (cuore di palma), marinato in lime e arricchito con cipolla rossa, coriandolo, e mais tostato, noti come cancha. Si tratta di una rivisitazione del classico ceviche, che solitamente è a base di pesce. Questo piatto riflette la forte tradizione costiera del Perù e l’importanza della freschezza degli ingredienti. Il nord non è solo la patria del ceviche ma è anche il punto di accesso per visitare Huanchaco, una piccola città costiera nella Regione della Libertad nota per le sue spiagge e dove praticare surf.
3. Arequipa – Rocoto Relleno nella Città Bianca Il viaggio continua verso sud, nella suggestiva città di Arequipa, circondata da vulcani imponenti, valli e canyon. Qui si può gustare una versione vegana del Rocoto Relleno, tipico peperone ripieno originario della regione con all’interno ogni tipo di prelibatezza, tra cui zucchine, cipolle e poi con formaggio fuso sopra. Arequipa, conosciuta come la "Città Bianca" per le costruzioni in pietra vulcanica, è una tappa imperdibile per chi ama l'architettura, con il suo Monastero di Santa Catalina e la Cattedrale di Plaza de Armas. Non lontano, si trova il maestoso Canyon del Colca, uno dei canyon più profondi al mondo
4. Puno – Sopa de quinoa e il lago Titicaca Infine, il viaggio si conclude a Puno, sulla riva del mistico lago Titicaca, il lago navigabile più alto al mondo. Qui si può gustare una deliziosa Sopa de quinoa vegana, una miscela di verdure, patate, brodo e quinoa delicatamente bollita e speziata con origano, cumino e coriandolo. È un piatto che si consuma quotidianamente sulle isole del lago Titicaca. Puno è famosa per le isole galleggianti abitate dal popolo Uros, realizzate interamente in canne di totora, e dove i visitatori possono conoscere le tradizioni e i costumi di questo popolo che vive da sempre in armonia con l’ambiente.
Foto: ©/ PROMPERÚ
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).