ITALIA NEL BICCHIERE – SORELI 2018 DI PIGHIN

Soreli è un bianco Collio Doc ottenuto da un’accurata vinificazione di uve Ribolla Gialla, Malvasia e Friulano.
Soreli, che in friulano significa sole, luce, è un vino che racconta già nel nome la straordinaria esposizione di cui godono i vigneti da cui nasce, ubicati in un vero e proprio anfiteatro naturale che si estende nella Tenuta di Spessa di Capriva, in una delle zone più vocate per i vini bianchi, il Collio D.O.C.

“La scelta dell’uvaggio del Soreli – racconta Roberto Pighin, titolare dell’azienda - è stata dettata dall’esperienza che abbiamo maturato nel tempo nella vinificazione di queste varietà autoctone. Le uve del Friulano donano al Soreli personalità e struttura, mentre le uve di Malvasia e Ribolla Gialla regalano al vino freschezza e complessità aromatica. Allo scopo di preservare le caratteristiche varietali, abbiamo scelto di vinificare una parte delle uve in acciaio e una parte in tonnaux e barrique per conferire più personalità, corpo, struttura e durata a questo vino.”

Da qui nasce anche la scelta dell’azienda di utilizzare come chiusura il tappo Diam 10, proprio nell’idea che il Soreli si caratterizzerà per longevità ed evoluzione nel tempo.

Il  Soreli Bianco Collio Doc, annata 2018, della famiglia Pighin è un vino destinato a salire rapidamente nella classifica dei top wine dell’azienda friulana ma la sua è una storia affascinante che arriva da lontano.
Nel corso degli anni ’80 infatti, Fernando Pighin, patron dell’azienda, inizia ad esportare i vini in Germania, diventando nel giro di poco il primo produttore italiano a rifornire la compagnia Lufthansa. Fu allora infatti che il Soreli, sempre un Bianco Collio e il Pinot Grigio Collio Doc firmati Pighin, divennero i primi vini bianchi italiani ad essere serviti ai clienti della first class della compagnia di bandiera tedesca della sua storia. Un vino che è al tempo stesso un déjà-vu, un richiamo al passato, ma con una storia produttiva ed enologica completamente nuova, frutto della grande esperienza che la cantina ha sviluppato in questi anni e dello straordinario terroir da cui questo vino nasce. Una terra fertile, quella del Collio che, a partire dal 1963, la famiglia Pighin coltiva nel nome dell’amore per la terra e della passione per il buon vino. Una passione fondata su un preciso valore: difendere sempre la più alta qualità del prodotto, dalle vigne alla tavola.

www.pighin.com

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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