ITALIA NEL BICCHIERE – BRUSATA IL CHIUSO QUATTRO LAGHI E GINESTRA DI MONTE DELLE VIGNE

Nel 1983 nasce Monte delle Vigne sulle colline parmensi di Ozzano Taro e nel 2004 l’azienda incontra Paolo Pizzarotti, proprietario del podere confinante con la cantina e acquisito da suo padre nel 1963. Paolo entra in azienda e le dà nuovo slancio. Oggi la cantina conta 40 ettari vitati, dove alleva vitigni autoctoni valorizzando il patrimonio culturale e identitario del territorio e con una forte impronta sostenibile, sia in vigna che in azienda. Nel 2021 Monte delle Vigne ha ultimato la conversione in biologico, dando forma ad un lungo percorso atto a custodire la biodiversità dell’area e dando vita a vini identitari come Nabucco e Callas, omaggio al carattere lirico di Parma, e ai vini della prosa, da uve in purezza che raccontano il territorio.

Per la nostra rubrica ‘Italia nel bicchiere’ vi raccontiamo i seguenti vini: Brusata, Il Chiuso, Quattro laghi e Ginestra

Brusata, il cui nome medievale proviene è l’appezzamento più assolato della tenuta di Monte delle Vigne, esposto a Ovest, il vigneto più “brusato” dal sole e interamente allevato a uve Barbera. Dal colore rosso rubino con ri¬flessi violacei il Brusata è al  palato un vino di ottima struttura, avvolgente ed equilibrato, fruttato con una bella freschezza. Abbinamento perfetto per primi piatti di pasta ripiena, bolliti, arrosti e Parmigiano Reggiano.

Il Chiuso, morbido, fresco e speziato, questo Cabernet franc biologico esprime con vigore il suo inconfondibile carattere. Dal colore rubino cupo in bocca esprime un sentore di pepe nero molto spiccato e la frutta rossa con sentori di ribes. Abbinamento ideale con selvaggina e oca in casseruola.

Quattro Laghi frutto di un vigneto giovane che si affaccia sul bosco ci regala un profilo olfattivo di tipiche note vegetali e minerali. La vinificazione e maturazione in solo acciaio esaltano le componenti di freschezza ed acidità ben equilibrate da sensazioni più morbide. Vino biologico ideale per piatti di pesce.

Ginestra, questa pianta tipica della macchia mediterranea e con un’antica tradizione popolare legata ai colli di Parma, a Monte delle Vigne dà il nome a una delle etichette più identificative dell’azienda. Un bianco 100% Malvasia di Candia biologico vinificato esclusivamente in acciaio che preserva un profilo aromatico fresco ed elegante. Ideale per abbinamenti di pesce e carni bianche.

www.montedellevigne.it

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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