IL MAESTRO PASTICCERE, FEDERICO PRODON, INAUGURA A ROMA LA SUA BOUTEILLERIE
Nel raffinato quartiere Parioli
A Roma il suo nome è sinonimo di alta pasticceria. Federico Prodon, pasticcere e maestro gelatiere amplia la sua offerta e apre “La Bouteillerie”.
La sua pasticceria in via Giovanni Schiaparelli, nel raffinato quartiere Parioli, ha un’area interamente dedicata al salato. La proposta si basa principalmente sui lievitati, soprattutto sui croissant integrali con lievito madre farciti con verdure e prodotti di gastronomia.
“Ho notato – spiega Prodon - che mancava un’offerta di prodotti salati da affiancare a un aperitivo. Per questa ragione, abbiamo deciso di ampliare la proposta in modo tale da soddisfare tutti i gusti dei nostri clienti. Lanostra offerta è nata dalla domanda.
Nel menù oltre a croissant salati, farciti con avocado e salmone, pan brioche con i condimenti della stagione e, soprattutto, un aperitivo all’italiana ma dalla contaminazione francese: pizzette di sfoglia, pizzette olio e fleur de sel, anacardi al tartufo, taralli di Giovinazzo.
Servita alla degustazione una creazione speciale dello chef, un omaggio alla Francia e alla sua tradizione, “Tu me fais tourner la tête”, un gelato gastronomico al burro di Isigny e acciuga del Cantabrico, servito su un frollino di Parmigiano Reggiano 24 mesi che farà, letteralmente, girare la testa per la sua bontà.
Punto forte èla proposta vinicola: bottiglie raffinate, rarità e champagne francesi, accompagneranno le creazioni del pasticcere in un percorso di gusto a 360 gradi. La carta presenta una prevalenza francese, viste le origini di Prodon, ma anche una forte rappresentazione di piccoli produttori di qualità italiani.
Federico Prodon è sempre stato un amante della pasticceria. Questa passione lo ha portato nel 2014 a partecipare allo show televisivo Bake Off Italia – Dolci in forno. Da quel momento ha deciso di lasciare il suo lavoro come broker assicurativo e di immergersi completamente nel mondo dei dolci.
La filosofia alla base del suo lavoro è la purezza della materia prima: “In ogni mia creazione cerco di perseguire prima di tutto il mio gusto personale, ma soprattutto mi impegno costantemente nel cercare la migliore materia prima. Ritengo che quest’ultima faccia il 50% della bontà di una creazione. Il resto riguarda il gusto estetico e l’equilibrio di sapori":
Da non perdere il suo gelato: "Utilizziamo latte laziale della Fattoria Lattesano, lo zucchero è rigorosamente italiano mentre per il cioccolato mi rivolgo a Michel Cluizel straordinario prodotto della Normandia che non impiega lecitina di soia. Evito le gomme, utilizzo lino, patate e baobab. Scelgo il pozzetto per il gelato perchè è il luogo dove si conserva meglio. Io sono un purista è la sostanza che determina la qualità del mio lavoro. Se faccio un gelato che mi piace ma che non vende, lo tolgo, devo sempre accontentare il cliente. Tra i gusti più amati dal pubblico, il cioccolato, che propongo in tre versioni di cui una in abbinamento con il rum Don Papa. Sulle creme lavoriamo tantissimo la frutta secca, mandorle, noce, arachidi e caramello salato o la nocciola fatta con la trilobata piemontese, quella di Viterbo e la pugliese. Il blend di queste varianti massimizza il prodotto finale. Altro mio cavallo di battaglia il montblanc. In ultima sintesi, su tutto il mantra dell'eccellenza della materia prima che va sentita nel momento della degustazione".

Sabino Cirulli
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