IL GIN AL TARTUFO BIANCO DI ALBA WOLFREST ALBA

Dalle Langhe, arriva il gin 100% italiano al tartufo bianco di Alba - Wolfrest Alba che entra (per questo Natale) nella categoria dei Gin Super Premium, con un distillato prezioso e profumato come il pregiato fungo ipogeo.

Una ricetta composta da sole tre botaniche: il ginepro piemontese, estremamente intenso e aromatico, dal forte carattere, raro; le nocciole tostate del territorio, ingrediente in comune al primo Wolfrest, che donano la caratteristica morbidezza e rotondità al gin; l'ingrediente principe di questo gin, il tartufo bianco di Alba, rigorosamente locale e fresco, assolutamente inconfondibile e profumato, che dona al gin la sua nota caratteristica, decisamente inebriante.

Un tributo al Piemonte, infatti il payoff di Wolfrest Alba è proprio “Lo Spirito del Piemonte” giocando sul duplice significato di spirito, in quanto distillato - e lo spirito figurato, quello che contraddistingue le Langhe,ricchedi fascino ed eleganza.

Wolfrest Alba è un Conteporary Super Premium Gin, nato per essere servito liscio ma studiato anche per la mixology: perfetto per creare inebrianti Martini, inconfondibili Gin & Tonic e cocktails premium.

Le premesse sono però quelle di non limitare la distribuzione ai cocktail bar, ma aprirsi anche alla ristorazione, sempre più interessata al mondo dei super premium gin - sia nella carta dei drinks ma anche nelle cucina grazie alla sua spiccata inclinazione gourmet.

Esattamente come un buon Barolo però Wolfrest Alba liscio va bevuto in un bicchiere adeguato per poter apprezzare al meglio il suo profumo inebriante - un bicchiere ampio come ad esempio il Nick & Nora, ispirato agli iconici calici da cocktail degli anni Trenta.

Come i grandi vini sull’etichetta del Wolfrest Alba è stampato l’anno di raccolta dei tartufi, perché ogni stagione annata è differente e unica.

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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