IL CRISTALLO DI BOEMIA È PATRIMONIO DELL’UMANITÀ

Non cenna a calare l’attenzione della prestigiosa organizzazione delle Nazioni Unite sull’incredibile tesoro materiale e immateriale concentrato sul suolo ceco. Ancora fresco il riconoscimento alla cittadina di Zatec e al suo raro luppolo e ora è la notizia che anche il rinomato e delicato vetro degli imperatori entra a gran diritto nell’ambita Lista Mondiale.

Quella della lavorazione del vetro in Cechia è una maestria unica, dalle origini antichissime e, da sempre, Cristallo di Boemia è sinonimo in tutto il mondo di arte, classe e raffinatezza. Nel Paese ancora oggi storiche aziende e botteghe tradizionali perpetuano una produzione di straordinario valore, non solo artistico. Non giunge quindi inaspettata la notizia, che anche l’autorevole mano protettiva dell’Unesco è scesa su un mestiere immemore, la cui solidità è inversamente proporzionale alla fragilità dei suoi prodotti.

Da sempre consapevole dell’unicità delle sue creazioni in vetro, di cui da secoli ospita - secondo “ricette” e gestualità antiche - ogni singola fase della produzione (aspetto, questo, che più di tutti ha motivato la scelta Unesco), la Cechia già da tempo promuove un itinerario turistico dedicato.  

Muovendosi lungo la Valle del Cristallo (Crystal Valley), tra fabbriche, atelier, laboratori artigianali, musei, mostre, esposizioni ed eventi speciali si scoprono tutti i segreti di questa antica arte, letteralmente brillante che nei secoli è andata ben oltre i favolosi calici e bicchieri che ornavano le tavole dei re. Dai trofei per i Campionati sportivi mondiali a gioielli dalla raffinata trasparenza, dalle sculture artistiche fino al sarcofago per la regina Margherita II di Danimarca, passando per il top design soprattutto in fatto di illuminazione, non si ha idea di cosa possa uscire dalle fornaci, ma soprattutto dal talento dei mastri vetrai cechi… Lungo l’itinerario si svela anche un’altra magia del settore, tutta ceca: le delicate e luccicanti perline di vetro soffiato, ancora assolutamente artigianali e a loro volta sotto tutela Unesco.

Con l’inserimento del Cristallo di Boemia nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, dopo l’ultima, recentissima acquisizione del fregio da parte della cittadina di Zatec e del suo raro luppolo lo scorso settembre, il bottino Unesco della Repubblica Ceca sale in un batter d’occhio a ben 18 tra siti e beni immateriali. Un vero e proprio record, soprattutto se rapportato alle dimensioni del Paese.

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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