I BEST AWARDS OF EXCELLENCE ARRIVANO A CAPO D’ORLANDO

Un traguardo meritato quanto inaspettato quello del Best Awards of Excellence ricevuto dal ristorante Peperosa di Capo D’Orlando dal Wine Spectator Restaurant Awards 2024, il premio di una delle più importanti riviste di vino del mondo Wine Spectator.  

Solo sette i ristoranti in Sicilia selezionati dal magazine americano tra cui nomi di spicco della ristorazione italiana. Dalla Vineria Modi e il Principe Cerami di Taormina al famosissimo Duomo di Ciccio Sultano a Ragusa passando da Cortile Santo Spirito, Porta Marina di Salvo e il Ristorante Don Camillo di Siracusa per finire con Peperosa, annoverato per il primo anno in questa importantissima graduatoria che premia i ristoranti che offrono una proposta di almeno 350 etichette rappresentative di territori diversi.  

Antonio Magistro, proprietario e fondatore insieme alla sorella Miriam di Peperosa, dichiara: “Siamo lusingati di ricevere questo premio che rappresenta il massimo dei riconoscimenti enologici per un ristorante.  Quella dei vini è per me una passione che va di pari passo con quella della cucina” e Giuseppe Migliazzo responsabile della cantina continua raccontando: “Abbiamo studiato una carta che possa soddisfare le esigenze di palati più esperti e oggi ci viene riconosciuto anche da Wine Spectator: ci rende orgogliosi e ci spingerà a fare sempre meglio”.  

A Capo d’Orlando ha trovato sede il progetto di Miriam e Antonio Magistro, il ristorante PEPEROSA. Uno spazio che i fratelli hanno voluto con pochissimi posti – 25 all’interno e 40 all’esterno – dallo stile minimal, che guarda da grandi vetrate sul porto, punto d’arrivo e partenza per eleganti barche a vela e yacht di ospiti internazionali. Ad essi, e alla clientela locale, è dedicata la proposta di cucina gourmet voluta dal titolare, che prima ancora di essere ristoratore è un appassionato gourmand e conoscitore di molte realtà di livello, italiane e straniere. Non meno rilevante la cantina dei vini, progetta e diretta da Giuseppe Migliazzo, marito di Miriam, in parte visibile dal ristorante, che è uno spazio anche pensato per la degustazione.

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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