HOTEL LOCARNO SI PREPARA AL NATALE CON GLI SPECIALI MENU DEDICATI

Il periodo più gioioso dell’anno, la dolce attesa che scalda ogni cuore e avvolge tutto di un’aria magica. Le feste natalizie si annunciano a noi con il loro carico di sogni e speranze. E l’Hotel Locarno, l’elegante albergo nel cuore di Roma guidato da Caterina Valente, con la sua atmosfera raffinata e insieme calorosa e familiare, è il luogo ideale per trascorrere del tempo di qualità, per un pranzo tra colleghi, una cena tra amici, o una piacevole pausa merenda durante queste vivaci giornate di shopping.

Per le festività natalizie lo chef Domenico Smargiassi ha approntato diverse offerte, che si vanno ad aggiungere alla carta del ristorante. Per la sera della vigilia il menu (prezzo: 120€ a persona, bevande non incluse) è un viaggio nella memoria e nei ricordi, e si apre con il benvenuto “Bombelline di Zia Maria” con cui lo chef omaggia la zia della madre, una frittellina di patate ripiena di broccolo romano, alici di Sciacca e pecorino; “il Natale non è solo tradizione, è un pensiero magico, quello del regalo, un dono in cui speri di trovare tutto ciò che hai desiderato durante l’anno” spiega così chef Smargiassi l’idea dei prelibati antipasti, la Tartelletta, caviale Trasmontanus White selection, burro francese e lime, e poi Sfoglia di riso, salmone scozzese Loch Fyne, panna acida ed erba cipollina; si prosegue con Tagliolini trafilati al bronzo, conchiglie del mediterraneo e verdure dell’orto, un piatto che incuriosisce sin dal nome e ripropone in chiave più nobile il classico spaghetto con le vongole. E se la tradizione impone il baccalà, la proposta dell’Hotel Locarno mostra anche qui la sua originalità, con i polipetti alla Luciana adagiati su una fetta di polenta taragna croccante, serviti con un battuto di prezzemolo agli agrumi; “se non c’è la pastiera, non inizia neanche il Natale, come diceva nonna”, il commento che presenta il dolce di chiusura, un pezzo della tradizione partenopea. Per il pranzo di Natale, la carta si arricchisce di speciali fuori menu: “La Roma che crocca” (antipasto a base di carciofo alla griglia, trippa e animelle croccanti - 30€), “La Napoli che non si dimentica” (Ziti alla Genovese - 25€), “La Milano da mangiare” (Polenta taragna con ossobuco in gremolada - 28€) per chiudere con “La tradizione” (Pastiera napoletana - 14€).

Se a Natale l’offerta dell’Hotel Locarno è orientata maggiormente alla tradizione, per il nuovo anno il menu firmato da chef Smargiassi è un viaggio fra originali proposte, accompagnate dai classici drink ideati negli anni dal bartender Nicholas Pinna. Il cenone di San Silvestro (costo: 300€ a persona) si apre con Tartelletta caviale calvisius, burro montato e zest di limone candito, quindi una degustazione di ostriche: metodo classico, chorizo e kiwi, vinaigrette allo scalogno. Si prosegue con un Carpaccio di gamberi di Mazara del Vallo, tartufo nero pregiato e bottarga di muggine, Polpo, Puntarelle e bagna càuda, e Insalata di sedano con pecorino romano e bottarga. Il menu continua con Tortellino con salsa al parmigiano 24 mesi, jus di vitello e tartufo nero pregiato, Tagliata di Wagyu e i suoi condimenti, per chiudere con una selezione di dolci che comprende Finger babà con crema al limone e lamponi, Mini maritozzo con panna, Tartelletta passion fruit e mango, Brownies al caramello salato con cheesecake a tre strati. E a mezzanotte, nel rispetto della tradizione, Cotechino croccante e lenticchie rosse. Ad accompagnare durante la cena si potranno gustare i cocktail iconici dell’Hotel Locarno

Nicholas Pinna, quarant'anni, in attività da oltre venti, negli anni ha edificato e modellato il bar secondo le sue esperienze e il suo estro, mantenendo sempre una linea pulita e semplice, mai banale, realizzando cocktail dai sapori netti e immediati. Passione e dedizione che si riscontra in ogni aspetto, dall'idea di mixology agli ingredienti, con spremute fresche, estratti freschi e pre-batch preparati ogni giorno dalla mattina, per garantire grande qualità e freschezza ai clienti che accoglie all’aperitivo, quando lo show inizia. La sua carta si suddivide in diverse sezioni, tra signature, drink divenuti iconici, e novità.


www.hotellocarno.com

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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