GLI CHAMPAGNE PERFETTI PER SAN VALENTINO SELEZIONATI DA ALBERTO MASSUCCO

Qual è il vino giusto per brindare a San Valentino? Indiscutibilmente uno champagne, il vino delle feste, delle occasioni speciali e non solo. Raffinato ed elegante è la scelta che non delude mai. Perfetto per accompagnare una cena romantica a tutto pasto, ricercato dono in bottiglie preziose o edizioni limitate per il partner.

Alberto Massucco, grande appassionato di Chardonnay, produttore della Côte des Blancs e importatore di vignerons d’eccellenza, consiglia 4 etichette per brindare all’amore e alla joie de vivre

 

ANNA T – JEAN PHILIPPE TROUSSET - Champagne complesso, fresco, con quella ricchezza e coinvolgente “grassezza” che richiama i grandi vini bianchi. Una spiccata personalità per il suo saper mediare tra un bianco di Borgogna e l’essere champagne. Viene prodotto con uve di Sacy bianche fermentate esclusivamente in legno (piccola botte e tonneaux), con la malolattica dell’ultima vendemmia. Seguono tre anni e mezzo sui lieviti. Il non essere dosato è solo la ciliegina sulla interamente svolta. È frutto per l’80% di una réserve perpétuelle delle annate dal 2009 tenuta in una specifica botte, più una parte di vini torta che conferma la bontà di questo piccolo gioiello.


CUVÉE MIREDE 2020 – ALBERTO MASSUCCO CHAMPAGNE - Questo champagne è una storia d’amore, omaggio di Alberto a sua moglie Mirede. Suadente e gentile, affascinante e sensuale con il tocco maturo dell'albicocca, della mela cotogna e del marzapane che cedono il passo all'intensità del caffè, della nocciola chiudendosi in un vibrante e persistente sentore di mandorla amara. Ricchezza di personalità luminosa rendono la cuvée Mirede rara espressione della donna a cui è dedicata. Cuvée Mirede è frutto di uve Grand Cru di Mesnil (30%) e Oger (30%) della vendemmia 2020, fermentate per circa un terzo in barrique, più quelle (30%) del vigneto di proprietà oltre ad un ulteriore 10% di vins de réserve del 2017, 2018 e 2019. Dopo il riposo sui lieviti lo champagne viene dosato a 1,5 g/l.
 

MILLÉSIME 2009 – ROCHET BOCART - Mathilde Devarenne è una giovane vigneronne con una perfetta padronanza del art champenoise. Il suo Millesimato 2009 nasce da uve provenienti dalla parcella storica Le Fossé Bocard, a Vaudemange, vecchia 65 anni, con una bella esposizione a sud-est. Il naso è legato a note di frutta secca (noce) con una deriva tendente agli agrumi confit, in linea con la personalità dell’annata. Anche la bocca segue la personalità del millesimo, quindi evidenzia una bella freschezza al fianco di una certa vinosità. Lo champagne ha riposato 12 anni sui lieviti prima di essere dosato a 1 g/l. La malolattica è stata svolta.


MON IDÉE DE CRAMANT – ALBERTO MASSUCCO CHAMPAGNE - Si tratta di un’edizione limitata di appena 500 bottiglie, serigrafate in oro e rigorosamente numerate a mano. Un vero gioiello dentro e fuori. Questo prezioso champagne è frutto di uve provenienti dal solo villaggio Grand Cru di Cramant, nella Cote des Blancs, vendemmia 2018, fermentate in cuve e lasciate sui lieviti 3 anni. Al naso sprigiona immediatamente una morbida presenza di ananas, di frizzante effervescenza di mandarino, il tutto impreziosito dal fiore di sambuco. Chiude con una nota speziata di pepe bianco, fieno e camomilla. Uno champagne generoso e brillante, ricco e maturo di frutto, potente ed armonioso. Dopo il dégorgement è stato dosato a 2 g/l.

 

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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