GALLO ROSSO DOVE SI GUSTANO I SAPORI AUTENTICI DELLA CUCINA CONTADINA DELL’ALTO ADIGE

Uno dei 4 pilastri di Gallo Rosso, insieme agli agriturismi, ai prodotti di qualità e all’artigianato, sono le osterie contadine in quanto luoghi in cui la cucina tradizionale e autentica della cultura contadina viene mantenuta e tramandata. Le antiche ricette, la stagionalità, gli ingredienti a chilometro zero, sono tutti valori che appartengono al patrimonio culinario rurale altoatesino e che Gallo Rosso intende preservare.

Nell’edizione 23/24 del catalogo dedicato alle migliori osterie contadine (25 in tutto), che offrono l’autenticità nei loro piatti, “Masi con Gusto”, in 64 pagine sono descritti 8 Hofschank, osterie in cui vengono serviti piatti di carne proveniente dal maso di montagna dei contadini che le gestiscono, e 17 Buschenschank, dove si beve vino di produzione propria, degustato e descritto dagli esperti del Centro sperimentale Laimburg e dal gruppo di lavoro viticoltura dell’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi.

Buschenschank e Hofschank sono entrambi emblemi della straordinaria ospitalità dei contadini altoatesini; quelli a marchio Gallo Rosso, in aggiunta, garantiscono una qualità di alto livello. L’80% dei prodotti, infatti, proviene dal maso o da un’azienda agricola situata in Alto Adige; i piatti che vengono serviti non possono essere precotti, ma solo cucinati al momento; gli ospiti possono scegliere tra almeno 3 succhi di produzione propria; è vietata la vendita di bevande industriali.

I Buschenschank Gallo Rosso in Alto Adige sono noti anche per il Törggelen, l’antica usanza altoatesina che si inaugura ogni anno il primo sabato del mese di ottobre, accendendo il falò delle castagne (“Keschtn”), che, nel clima mite dell’Alto Adige, maturano nello stesso tempo dell’uva.

Solo nei Buschenschank è offerto il Törggelen, perché sono masi che si trovano nella classica zona vinicola della Valle dell’Adige e della Valle d’Isarco. Questi masi hanno tutti un torchio per l’uva nella cantina, da cui deriva anche il nome “Törggelen”, dal latino “torculus”, ossia, torchio per l’uva. Gli ospiti dei Buschenschank hanno così l’opportunità di assistere a questa importante tradizione, mentre i contadini e le contadine raccontano del maso, del vino e delle caldarroste.

Foto: ©Gallo Rosso/Frieder Blickle

www.gallorosso.it

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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