FUORI DAL MONDO NEL CUORE DI FIRENZE

Lontano da tutto e tutti, in un’atmosfera romantica e rarefatta, con un affaccio privilegiato sulla cupola del Duomo di Firenze: al Brunelleschi Hotel si può vivere un’esperienza fuori dal mondo.

Lussuoso ma accogliente come una dimora privata, è l’indirizzo ideale per sentirsi “isolati” e protetti, ma anche parte di un sogno: il centro storico di una delle città più belle d’Italia e del mondo. Con le sue suite panoramiche, le camere dal décor impeccabile, la torre bizantina inglobata nella sua facciata, le sale eleganti, la posizione privilegiata a due passi dal Duomo, è la meta ideale per regalare e regalarsi un’esperienza di puro lusso.

Il Brunelleschi Hotel è pronto ad accogliere i suoi Ospiti con la consueta atmosfera e servizi, ma anche con misure e accorgimenti aggiuntivi presi per tutelare la salute e il benessere di tutti e per far sentire al sicuro i viaggiatori. Inoltre ha preparato un pacchetto speciale per quanti vogliano vivere un soggiorno ancora più esclusivo, con cucina gourmet e camerieri dedicati, coccolati e sospesi nella privacy della propria suite con idromassaggio sul terrazzo, oppure in una suite di due piani ricavata nella torre più antica della città.

Il Santa Elisabetta è il ristorante gourmet dell’hotel, uno degli indirizzi gastronomici più interessanti su Firenze, insignito dalla Guida Michelin 2020 di una stella.
Situato in una sala intima con solo 5 tavoli al primo piano della torre bizantina facente parte dell’hotel, alla location invidiabile aggiunge un’atmosfera ricercata e una cucina raffinata. E’ aperto dal martedì al sabato a pranzo dalle 12.30 alle 14.30 e a cena dalle 19.30 alle 22.30. Dal 2017 la proposta gastronomica dell’albergo è firmata dallo Chef Rocco De Santis.

 


 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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