DAL MASO BIOLOGICO ALLA TAVOLA ALL’HOTEL HANSWIRT

Ci sono due elementi che caratterizzano l’’Hotel Hanswirt ****s di Parcines/Rablà (vicino Merano): la casa antica (1357 dc), che coniuga nell’ospitalità la tradizione e il lusso, e il ristorante, da sempre fiore all’occhiello del resort.

La cucina nasce prima dell’ospitalità, infatti, il primo nome, nonché quello più antico dell’odierno ristorante, era “Stainer”. “Hanswirt” comparve in seguito nel XVIII secolo, a testimonianza di una lunga storia di famiglia.
Essendo di proprietà della famiglia Laimer, infatti, dal XVI secolo, la locanda Hanswirt e la grande tenuta annessa sono un podere ereditario dell’Alto Adige. Oggi sui prati e sui campi si coltivano soprattutto mele, mentre, nel giardino crescono rigogliose le erbe aromatiche. In cucina, gli ingredienti di provenienza regionale, sostenibile e biologica, vengono lavorati con tanta passione nel rispetto delle tradizioni e arrivano in tavola sotto forma di profumato pane croccante o di un’allegra e variopinta insalata.

L’ispirazione arriva dalle tradizioni altoatesine con grande attenzione per i dettagli. Manuel, marito di Gerlinde, gestisce il maso biologico e i frutteti che deliziano il palato con tante prelibatezze: dalle mele ai mirtilli, tutti rigorosamente biologici. Dalla canapa biologica, invece, nascono anche prodotti lenitivi per il corpo come l’olio al CBD e l'unguento.
Poi ci sono il succo di sambuco, i cantuccini altoatesini, la marmellata di fragole e quella di albicocche. E tante altre leccornie.
Tutto finisce nella cucina dell’Hanswirt, che è regionale, sostenibile, e dove si reinterpretano, in chiave moderna, i piatti della tradizione. Più volte premiato da Gault Millau, Michelin e Gambero Rosso, il ristorante gourmet di Hanswirt è un chiaro invito a gustare la sua cucina comodamente seduti in terrazza, sotto il porticato o avvolti dal fascino di una delle stube contadine. Ai fornelli ci sono i padroni di casa, maestri nel proporre in chiave moderna le ricette della tradizione adattandole ai palati contemporanei. In tavola, quindi, arriva quello che cresce nell’orto biologico di casa. E ogni piatto diventa una festa.

www.hanswirt.com

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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