CUCINA TRADIZIONALE RIVISITATA, IL MARCHIO DI FABBRICA DELL'OSTERIA LA BRICIOLA
A Tivoli
Una cucina tradizionale ma arricchita di modernità. E' quella che propone l'Osteria La Briciola di Tivoli. Un progetto di Enrico Magnanti, chef e ristoratore.
Il menu è un exploit della terra e del mare nel segno della stagionalità delle materie prime che cambiano a seconda del loro miglior periodo di produzione naturale.
La carta si apre con gli antipasti tra cui spicca la tartare di scottona a punta di coltello con scaglie di funghi champignon e cucunci di Salina; il carciofo in doppia consistenza, ripieno e in crema; il gran crudo di mare (ostriche, crostacei, carpacci e tartare); code di mazzancolle croccanti con julienne di zucchine. Si passa poi ai primi piatti come i cappellacci ripieni di puntine di maiale con fonduta di parmigiano; spaghettone “Vicidomini” alla mediterranea con pomodoro del Piennolo D.O.P. ed erbe aromatiche; ravioli ripieni di gamberi rosa di Ponza, burrata e pistacchio verde di Bronte D.O.P.; pacchero fresco alla “bonne femme” di mare.
I secondi spaziano dalla picanha arrosto con riduzione di mirto e purè di patate, fino al filetto d’oca al pepe verde profumato all’arancia, con cime di rapa; tra i secondi di mare invece branzino arrosto profumato al limone, con asparagi olio e limone oppure polpo arrosto su salsa di melanzane, insalatina di finocchi e menta con pommes parisienne. Particolarità del menu è quella della sua replicabilità in versione gluten free ma anche vegetariana, così da includere e soddisfare gusti ed esigenze di ognuno.
Sul finale c’è l’entrata in scena della giovanissima e talentuosa Pastry Chef Francesca Iacobelli che firma le portate dolci, a partire dal gelato artigianale. Ci sono poi le sfere di tiramisù con cioccolato bianco, fragole e liquirizia; black and white coffee con cioccolato bianco, nero e caffè; millefoglie con crema di ricotta di bufala e frutti di bosco.Infine, il dolce incontro: rum, cioccolato fondente e arancia. Insomma, un indirizzo dove tutto è fatto in casa a partire dal pane, dalle paste fresche fino al gelato.
L’attenzione per una proposta di altissima qualità è massima e coinvolge anche la carta dei vini che accoglie ben 400 etichette tra vini naturali, passiti, vini al calice ed etichette nazionali e non. Interessante la carta degli oltre 150 distillati ma anche quella degli oli.
Sabino Cirulli
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