CANTIANO È LA PIAZZA DEL GUSTO

Una due giorni dei sapori nella cittadina nel cuore dell’Appennino Umbro-Marchigiano
Tappa assai golosa per il Grand Tour delle Marche nel primo week end di maggio, con un’intera cittadina che si trasforma proponendo un’esperienza dai sapori autentici.
A Cantiano (PU), il 4 ed il 5 maggio è il momento de “La Piazza del Gusto”, un tributo alle assolute unicità gastronomiche di questo territorio, con il pane di Chiaserna e l’Amarena di Cantiano, insieme a tante altre eccellenze che qui sono di casa.
Avvolto dal rassicurante abbraccio del monte Catria, nel territorio a cavallo tra Marche e Umbria che fu dominio dei Montefeltro Duchi d’Urbino e già attraversato in epoca romana dalla consolare “Flaminia”, Cantiano è un luogo di saggezza antica, dove molti “forestieri” approdano attratti dall’alta qualità della vita del borgo e dalle secolari faggete che lo circondano.
L’Amministrazione comunale ha deciso di credere fermamente nel potere attrattivo del paese, lanciando la vendita delle case non utilizzate alla simbolica cifra di un euro, per stimolare il ripopolamento e dare nuova linfa all’economia locale. Subito tantissime, più di trecento, le richieste arrivate da tutto il mondo.
Tra menù di territorio, passeggiate e mercatini, La Piazza del Gusto è una sintesi perfetta delle ricchezze che questa terra baciata dagli elementi è in grado di offrire agli ospiti.
Il pane di Chiaserna, prodotto con acqua di sorgente e “lievito madre”, utilizza anche grani antichi estremamente gustosi e funzionali ad un’equilibrata alimentazione. Il rispetto della semplicità e della tradizione nella panificazione, con una fermentazione in tutta calma, lo rendono leggero e fragrante, anche nel tempo. Non a caso, domenica 5 maggio, è in programma l’inaugurazione di uno spazio espositivo dedicato al “Mulino a pietra”, a completamento del progetto "Filiera corta del Pane di Chiaserna".
L’amarena di Cantiano, a sua volta, è un frutto prezioso e rinomato a livello internazionale. In questo territorio, il visciolo o amarena cresce spontaneamente. Agli albori del ‘900, due imprenditori iniziarono a commercializzare lo sciroppo di visciole, denominato appunto “Amarena di Cantiano”, che ebbe un tale successo da essere conosciuto in tutta Italia come simbolo di raffinatezza gastronomica, apprezzato anche dalla Real Casa Savoia.
Con la Piazza del Gusto ci sarà la possibilità di assaggiare anche il tartufo estivo, la birra agricola del Catria, così come la tradizionale polenta alla carbonara, insieme ai salumi ed alle prelibate carni bovine ed equine da allevamenti allo stato brado.
La Piazza del Gusto è la seconda tappa del Grand Tour delle Marche 2019, promosso da ANCI e Tipicità, con la project partnership di Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking. Tutte le informazioni per conoscere le attrattive dei dintorni e le attività inserite nel programma della manifestazione, sulla piattaforma www.tipicitaexperience.it.

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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