BRUCIO LA ROMANA: ARRIVANO I CLASSICI DELLA TRADIZIONE CAPITOLINA

Piatti iconici a partire dalla cacio e pepe affiancheranno le celebri pizze

I due fratelli Antonio e Fabio Scorzafava, da tempo impegnati nel settore della ristorazione con altre fortunate insegne, insieme agli altri soci Alessandro, Eleonora Pagliarulo, Emanuele Lamanna, sono pronti ad una nuova sfida, quella di Brucio La Romana. Il brand di pizzeria contemporanea, chevanta due aperture in meno di un anno (Piazza delle Coppelle e a Testaccio) cresce sempre di più e presenta per la prima volta la sua anima ristorativa con un format che, oltre alla pizzeria contemporanea, porterà la romanità in tavola. In Piazza delle Coppelle, infatti, Brucio – La Romana abbraccia tutta la città dal cuore di Roma.

Qui lo Chef Giorgio Faga preparerà piatti classici della tradizione e non solo. Sempre secondo la filosofia di Brucio, e quindi di pari passo con una ricerca attenta e accurata di materie prime di alta qualità, il menu sarà il frutto di un lavoro vicendevole tra stagionalità e tradizione: coratella con i carciofi; polpette di bollito alla picchiapò; la trinità romana dei primi piatti (rigatoni alla carbonara; bucatino all’amatriciana; tonnarello cacio e pepe) ma anche pasta mista con cozze e fagioli. Infine, trippa e coda alla vaccinara per passare poi dal baccalà al saltimbocca. I dolci giocano tra tradizione locale e internazionalità partendo dal bruciamisù (biscuit al caffè, crema pasticcera al mascarpone, grue di cacao “MichelCluizel”) e dalla crostata ricotta e visciole fino alla creme brûlèe e alla New York cheesecake. I fritti dello chef sono goduriosi e fanno da collante con la pizzeria: carciofo alla giudia; i cannoli di Brucio (tre cannoli di pizza serviti con le salse della tradizione); supplì, crocchetta e filetto di baccalà.

Non mancano poi le pizze a cura di Alessandro Avato, giovane pizzaiolo con importanti esperienze nelle più apprezzate pizzerie della Capitale, che propone sempre le classiche oltre a delle interessanti variazioni. Pizze bianche come la boscaiola, patate e salsiccia, capricciosa e pizze rosse con la marinara, margherita, diavola, amatriciana. Presente anche qui la sezione “pizze dalla piazza” con una proposta più ricercata e insolita di ingredienti su base pizza, tutta da scoprire. 

Il locale conta fino a 50 coperti nello spazio interno e 30 nel dehors dove, tutti i giorni dalle 11:45 alle 23:30, romani e non possono godere di uno spazio dove godere delle eccellenze gastronomiche made in Italy con un occhio attento alla tradizione culinaria romana.

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Sabino Cirulli

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