BRINDA CON UNA BOTTIGLIA DI BAROLO A UVE ROOMS & WINE BAR DI LA MORRA
Universalmente annoverato tra i vini più pregiati del mondo, il Barolo ha una caratteristica che lo rende ancora più speciale: il periodo di invecchiamento. Per potersi definire Barolo il vino deve riposare in cantina almeno 3 anni dopo l’imbottigliamento, che diventano 5 per il Barolo Riserva. Ecco perché dopo una attesa cosi prolungata c’è grande aspettativa per il 2025: dal primo gennaio si possono stappare le bottiglie della vendemmia 2021, che non è stata una raccolta qualsiasi.
Secondo quanto sostiene Michele Longo, critico enologico massimo esperto di Barolo: “L’annata 2021 del Barolo potrà realmente rivelarsi la migliore di questo inizio millennio e una delle migliori di sempre, nella sua unicità, molto diversa da quelle che l’hanno preceduta. Sicuramente bisognerà avere un po’ di sensibilità, saperla ascoltare nel suo modo di svelarsi, piano piano, anno dopo anno. Ma sarà certamente un’annata che saprà coniugare eleganza, potenza, profondità e carattere”.
Una presentazione che scalda gli animi di quanti non vedono l’ora di assaggiare un calice del prezioso nettare dal caratteristico rosso intenso. UVE Rooms & Wine Bar invita a stappare con entusiasmo un Barolo 2021, per brindare con gioia ad un soggiorno nelle Langhe. Il gusto intenso del vino, e di un’annata così eccezionale, è perfetto per una vacanza che ha il sapore dell’autenticità e della cura del territorio e delle sue eccellenze. UVE Rooms & Wine Bar incarna appieno l’ideale eleganza delle Langhe, fatta di quiete e riservatezza, come quella che offrono le otto camere e suite del relais, situato nel pieno centro del borgo di La Morra (CN). C’è tempo e modo di vivere con calma le giornate, lasciandosi viziare dalle degustazioni di specialità del territorio e inebriandosi con calici di vino pregiato, restando incantati dalla pace delle colline solcate dai filari in un paesaggio che è un balsamo per la serenità interiore. Gli esperti vignaioli delle Langhe valutano il loro prodotto di punta esaminando attentamente tutto l’andamento della stagione, che nel 2021 si è rivelato ottimale.
“Un’annata eccellente e molto intrigante – prosegue Longo -, caratterizzata dalle nevicate di gennaio che hanno garantito una buona disponibilità idrica, il ritorno del freddo di inizio aprile, il caldo della prima metà di settembre e le buone escursioni termiche, con l’aggiunta di qualche pioggia, di fine settembre e inizio ottobre. In particolare, l’andamento climatico degli ultimi due mesi ha reso i grappoli di nebbiolo ricchi, concentrati e con una perfetta maturazione”. Finalmente è ora di gustarlo, con un brindisi alla prossima annata.
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).