BRAND VALDICHIANA
A Castiglion Fiorentino - Ar (Città del Vino), nella suggestiva cornice del Chiostro di San Francesco, nell’ambito del ‘Valdichiana Wine Festival’, si è tenuto l’incontro ‘1965-2025 – 60 anni di Valdichiana Doc’, alla presenza del Presidente e Vice Presidente del Consorzio Vini Valdichiana Toscana, Massimo Peruzzi e Lidia Castellucci, l’Assessore del Comune castiglionese Francesca Sebastiani, il Direttore della Cantina dei Vini Tipici dell’Aretino Luca Martelli e produttori.
L’incontro partecipato ed interessante, oltre ad evidenziare le criticità nel mondo del ‘nettare di Bacco’, ha sottolineato la volontà dei presenti a dare una nuova vita al Consorzio, con l’idea di creare appositamente il brand ‘Valdichiana’, nel cui paniere, oltre ai vini a base del vitigno trebbiano etc…, la presenza di altre eccellenze del territorio, a partite dalla carne di razza Chianina, la frutta, l’Aglione della Valdichiana e l’olio extravergine di oliva.
Il “Consorzio Vino Bianco Vergine Valdichiana”, oggi Consorzio Vini Valdichiana Toscana, fu fondato a Cortona il 9 dicembre 1965 con rogito del notaio Alfredo Bandini, il cui scopo era quello di promuovere e valorizzare il vino Bianco Vergine Valdichiana, che ottenne la denominazione di origine controllata secondo la legislazione vitivinicola con il decreto del DPR 1/9/72.
Nel 1989 la DOC fu estesa alle tipologie frizzante e spumante mentre nel 1999 furono inserite nel disciplinare di produzione le tipologie a bacca bianca (chardonnay e grechetto) e a bacca rossa (rosso, rosato, sangiovese), e la tipologia Vin Santo, portando a compimento dopo più di trent’anni le giuste aspirazioni dei produttori.
Sempre nel 1999 la DOC variò anche il nome in “Valdichiana” e nel 2011 con DM 22/11/11 fu ulteriormente variata la denominazione in “Valdichiana toscana”, al fine di avere senza equivoci, l’esatta percezione che il vino prodotto proviene da quella parte di Valdichiana situata geograficamente nella regione Toscana nelle province di Arezzo e Siena, consentendo quindi, sul piano dell’immagine e della promozione di rafforzare il legame, forte, vitale, unico ed essenziale, con il suo territorio.
Nella foto - Da sx Luca Martelli, Massimo Peruzzi, Lidia Castellucci, Francesca Sebastiani
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).