BONELLI'S: CUCINA D'AUTORE IN UN VIVAIO URBANO

A Roma nel quartiere Portuense

Godersi il fresco in un vivaio urbano all'insegna di una cucina d'autore. E' la proposta di Bonelli's a Roma nel quartiere Portuense.

Il nuovo menù estivo è stato pensato e realizzato dall’Executive Chef Daniele Maragnani proprio per viaggiare senza spostarsi da Roma e porta in tavola una cucina di grande gusto e spensieratezza. Lo chef ha infatti arricchito la carta con nuove intriganti proposte improntate sui concetti di stagionalità, regionalità e internazionalità, con sferzate di energia e connubi ispirati da mescolanze tra le gastronomie del mondo.

Una cucina che viaggia e arriva lontano con i Tacos artigianali con guacamole e tartare di ombrina marinata - con coriandolo, succo di lime e zenzero, lemongrass, peperoncino, miele e soia, serviti con con cassè di verdure fresche, cetrioli e ravanelli -  e torna in Italia nell’insolito incontro tra cucina romana a calabrese sotto forma di un maritozzo fatto in casa alla ‘nduja con baccalà mantecato e ricci di mare per un morso sapido, cremoso e piccante al contempo. Un salto in Spagna è presto fatto con l’omaggio alla tipica tapas delle strade di Barcellona, il Pan y tomate, qui accompagnato da Patanegra. Si arriva fin in Brasile ma si guarda al centro Italia con il Carpaccio di Picanha, prima marinata con sale bilanciato, poi scarpacciata e condita con cruditè di verdure di stagione, servito con salsa alle alici e tartufo nero.

Tra i primi, impossibile non annoverare il Risotto alle vongole veraci, datterini gialli, limone e mandorle; il “Raviolone solitario” ripieno di melanzane cotte alla brace condite con basilico pomodoro confit, provola e parmigiano, che viene prima sbollentato, poi gratinato al forno e finito nel piatto con fonduta di provola e polvere di pomodoro; per i fan delle fresche atmosfere toscane ci sono i Pennoni al ragù d’anatra con maggiorana dell’orto di casa Bonelli’s, raspadura di formaggio di pecora, zabaione di parmigiano e un velo di formaggio.

Tra i secondi davvero meritevole il Baccalà alla vignarola che avvolge il filetto di Baccalà in una foglia di lattuga prima di essere grigliato e finito al forno per poi accompagnarsi con i romanissimi vignarola e guanciale croccante, con ornamento di pelle soffiata di baccalà; e ancora il Polpo alla diavola, cotto a bassa temperatura, rosticciato e glassato con la sua marinatura; e il Salmone al vapore con verdure e tzatziki per un breve soggiorno nelle atmosfere greche.

Chiudono i golosi dessert come la Coconada, ovvero una sfera di cioccolato ripiena di babà, mousse al cocco e ananas caramellato - che gioca sul grande classico della miscelazione la Piña Colada -; la Crème Brûlée con lamponi freschi e il Sorbetto al cioccolato fondente che mette d’accordo tutti.

Se la Carta di Cucina è in continua evoluzione, anche quella dei Vini lo è. Tra etichette di piccoli produttori e grandi cantine, non dimentica infatti di includere espressioni vitivinicole calabresi e proposte sempre più ricercate con un occhio ai “vini naturali” e selezione di champagne, bollicine italiane e passiti.

Anche la Drink List - pensata e riadattata al contesto da Ivano Gambacorta - barman di lungo corso e proprietario dell’Argot Prati - presenta novità. Ogni drink viene accompagnato da olive di Cerignola; chips di patate viola, americane e di Leonessa; sfoglie di riso soffiato, ma presenta anche la possibilità di sperimentare un un conventional food pairing scegliendo liberamente dalla carta degli antipasti tra Tris di maritozzi salati con diverse farciture - burro montato alle alici, pulled pork e insalata; baccalà mantecato e peperoni cruschi; Straccetti di pollo croccanti marinati; Mandorle sabbiate alle spezie; Hummus di ceci con pane al rosmarino homemade; Supplì di parmigiana; Crostini cicoria, bufala e datterini infornati o Bocconcini di baccalà croccanti con maionese e peperoni cruschi.

Non è un locale alla moda perché le mode passano, - racconta Fabrizia Rezzonico - padrona di casa e co-founder del progetto - è un luogo per tutti. Un punto di ritrovo accogliente, dove non serve apparire, dove ci sente a casa e mai soli.”

Un mood espresso anche dallo chef Daniele Maragnani: "Porto a tavola una cucina italiana rivisitata in chiave moderna, di gusto e senza troppi giri di parole. La mia è una filosofia gastronomica di nicchia, di ricerca dei piccoli produttori, che preferisce strade non convenzionali per ripensare piatti classici mediterranei con twist creativi ispirati da una cucina che viaggia libera dall'Oriente al Sudamerica.”

 

0 Commenti

Lascia un commento

Acconsento al Trattamento dei miei dati Personali nel rispetto del reg. 2016/679/UE e dichiaro di avere letto l'informativa sulla Privacy

Sabino Cirulli

Acconsento al Trattamento dei miei dati Personali nel rispetto del reg. 2016/679/UE e dichiaro di avere letto l'informativa sulla Privacy
Accetto di ricevere informazioni in merito a promozioni, news ed eventi relativi a questo sito in conformità al nuovo reg. 2016/679/UE sulla Privacy.