BERNINA EXPRESS DAI GHIACCIAI ALLE PALME

Su verso i ghiacciai scintillanti e poi di nuovo giù fino al paradiso delle palme italiano: il Bernina Express, la tratta ferroviaria alpina più alta, collega il Nord e il Sud Europa, ma anche diverse aree linguistiche e culture.

E il tutto in modo spettacolare: la tratta ferroviaria s’inserisce armoniosamente nella cornice montana dell’Albula e del Bernina. 55 gallerie, 196 viadotti e pendenze fino al 70 per mille che il treno supera con nonchalance. Ad un’altitudine di 2253 metri si trova poi il punto più alto della FR, l’Ospizio Bernina: qui natura e cultura si fondono per dar vita al più affascinante dei viaggi alla scoperta delle Alpi. La tratta da Thusis - Valposchiavo - Tirano fa parte del Patrimonio UNESCO – semplicemente unica. Grazie alle moderne carrozze panoramiche, si gode di una vista a 360° sul panorama alpino incontaminato.

Viaggiando sul Bernina Express si può ammirare un'attrazione dopo l'altra: da imponenti opere architettoniche a viste spettacolari

"Caffè, Totenbeinli, torta di noci, Prosecco!". Questo è il richiamo che accompagna l’arrivo del minibar sul Bernina Express. Per tutta la durata del viaggio, steward incaricati servono specialità locali, trasformando il viaggio in carrozza panoramica in un vero viaggio all’insegna del gusto

Tratta Patrimonio mondiale UNESCO Albula/Bernina - La tratta Albula/Bernina costituisce un vero capolavoro per la sua struttura architettonica e il suo tracciato. Paesaggio e ferrovia si fondono in ampi raggi, raffinate strutture artificiali attraverso le erte valli. Testimoni dell'epoca dei pionieri della ferrovia sono il viadotto Landwasser, le gallerie elicoidali tra Bergün e Preda e il viadotto circolare di Brusio.


Viadotto di Landwasser - Il viadotto presso Filisur attraversa la valle del Landwasser terminando direttamente in una galleria alpina. La costruzione, con i suoi tre pilastri principali, nel 1901/02 rappresentava un vero capolavoro architettonico. N.B.: fu realizzata senza impalcatura con sole due gru. Il simbolo più spettacolare della Ferrovia retica gode di fama mondiale.

Alp Grüm - Godetevi l’indimenticabile vista mozzafiato sul ghiacciaio del Palü, il massiccio del Bernina, le Alpi Bergamasche e sull’intera Valposchiavo! la stazione di Alp Grüm si trova sul confine tra l’area germanofona e italofona della Svizzera, sebbene Alp Grüm appartenga geograficamente alla prima.

Ospizio Bernina - Il punto più alto della Ferrovia retica si trova a 2 253 metri s.l.m. Lo spartiacque tra il Lago Bianco e il Lej Nair costituisce anche il confine linguistico tra la romantica Engadina e la Valposchiavo italiana. Il bistro Albergo presso la stazione è stato rinnovato nel 2013 e offre gustosi stuzzichini.

Valposchiavo - Questa meravigliosa valle sudalpina ha molto da offrire, a partire da una vasta gamma di sentieri per ogni tipo di escursione, squisite specialità regionali, una moltitudine di bellezze naturali, belle cittadine con interessanti monumenti culturali, chiese e palazzi. Fate tappa a Poschiavo, dove nella pittoresca piazza, situata nel centro storico, vi potrete gustare un ottimo piatto di pizzoccheri, in seguito potrete scoprire l’intrigante storia della valle in uno dei musei e fare una passeggiata attraverso l’incantevole „quartiere spagnolo“, ammirando le sue particolarità architettoniche. Per concludere al meglio la vostra escursione recatevi in riva al lago di Poschiavo dove i colori vi lasceranno a bocca aperta.

Viadotto circolare di Brusio - Il viadotto si sviluppa con una spirale a 360° prolungando così artificialmente la tratta per superare il dislivello nello spazio ristretto della Valposchiavo. Il viadotto circolare di Brusio è l’opera più spettacolare della linea del Bernina.

Tirano - Arrivate alla frontiera: la cittadina italiana di Tirano è città doganale e simultaneamente punto meridionale di partenza della linea del Bernina. Il Santuario della Madonna di Tirano imprime il suo carattere al romantico centro storico. Palazzi e gelati invitano a gustare l'italianità.

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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