Arte alle pareti e nel piatto. Il "Nerodiseppia" di Padova ospita a rotazione sempre nuovi artisti e gli dedica un menu

Sostenere l’arte, incoraggiando sempre nuovi talenti… Esponendo le loro creazioni alle pareti del ristorante e dedicando a ciascuno un menu diverso. Studiando piatti in sintonia con l'arte e con la sensibilità che ogni artista esprime. L'originale operazione ha per protagonista il “Nerodiseppia” di Padova, un bistrot dal tono intimamente e vagamente parigino, che le sorelle Eugenia e Patrizia Rubin da vent’anni curano con gusto e con amore del dettaglio.

L’adozione dell’arte come ospite fissa nel locale (che si affaccia sotto i portici di via San Francesco, poco lontano dalla basilica del Santo), risale a poco prima della pandemia. Un’idea originale e carina: ogni sei settimane un artista nuovo e una decina di sue opere appese alle pareti, in mostra, ad attirare gli sguardi dei commensali.

“Noi non chiediamo nulla per questa iniziativa, ci mancherebbe - spiega Eugenia - Ospitiamo gli artisti gratuitamente. La nostra soddisfazione è raccogliere i commenti positivi dei clienti e, perché no, anche l’entusiasmo di chi espone, una volta tanto fuori dagli schemi delle gallerie d’arte”.

Questa innovativa idea del “Nerodiseppia”, locale che quest’anno compie 20 anni (per un periodo ha fatto parte anche dei Ristorantori Padovani), è stata di recente premiata dall’Appe di Padova. È piaciuta per i suoi contenuti innovativi.

Il menu che Eugenia e Patrizia dedicano agli artisti e alle opere esposte è molto richiesto dai clienti, perché pensato per trasmettere armonia di gusti e di sapori. Anche la copertina del menu è opera dell'artista di turno. Pezzi da collezione.

Quello dedicato ad Anna Saretta, pittrice padovana che attualmente espone le sue opere al “Nerodiseppia”, propone anche i “sippi”, le minuscole seppioline dell’Alto Adriatico, dolcissime come confettini. Menu di tre portate proposto a 42 euro. Un menu interessante.

Dall’11 dicembre toccherà a un’altra artista padovana, Maria Rosa Beltrame, sei settimane dopo a Elisa Coccato.

La rotazione di artisti è già fissata fino alle porte dell'estate.

In passato dal locale un po’ bohemienne di via San Francesco sono passati artisti eclettici come Stariribar (all’anagrafe Massimo Marchioro), che crea le sue opere utilizzando quanto raccolto in spiaggia e portato dal mare. Oggetti strani spiaggiati dalle onde. Talvolta vengono esposti anche oggetti di uso quotidiano, come le glacette di terracotta dipinte di Alessandra Tambara.

Insomma, il”Nerodiseppia” è un luogo d’arte alternativo e gustoso, impreziosito dallo spiccato spirito di accoglienza di Eugenia e Patrizia: la prima in sala (insieme a Caterina, che lavora da loro da 9 anni) e la seconda in cucina. A preparare le cose buone che apprezzano anche i dirimpettai studenti universitari di Sociologia, visto che talvolta il locale gestisce i piccoli catering agli eventi di Palazzo De Claricini. Famoso perché sede della facoltà, ma anche perché vi esalò il suo ultimo respiro il letterato e docente dell’ateneo Melchiorre Cesarotti…

La basilica del Santo, poi, è a due passi... ed è sempre un richiamo forte

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RENATO MALAMAN

Collabora con Rai Radio Uno, come esperto di turismo nella trasmissione "Tra poco in edicola", e con il "Corriere del Ticino". Cura il blog "Salsa & Merende" nel quotidiano "Il Mattino di Padova" di cui è stato redattore fino al 31 dicembre 2016. Del quotidiano, con cui ha iniziato a collaborare nel 1978, è stato titolare dal 2001 della rubrica di enogastronomia "Gusto", ora confluita nel blog personale (su www.mattinopadova.it) dedicato all'attualità del Food and Wine veneto e non solo. E' titolare della rubrica di viaggi del mensile "La Piazza" (23 edizioni nel Veneto) dal 1996 e della pagina "La recensione" sul magazine "Con i piedi per terra". Collabora con "Voyager".
Coautore di numerose pubblicazioni nel settore enogastronomico e collaboratore di varie riviste, dal 2004 è ispettore della guida "Ristoranti d'Italia" de L'Espresso. Ha curato la guida "Padova nel piatto". E' coautore dei volumi "L'osteria di Padova" e "I Colli ritrovati", quest'ultimo sui 50 anni della legge 1097/71 che salvò i Colli Euganei dalle cave.
Tra i riconoscimenti ottenuti spicca l'assegnazione di due premi "Penna d'Oca" (edizioni 2005 e 2011), premio biennale promosso da Unioncamere del Veneto, più un premio dell'Assostampa Padovana nel 2012 per reportage in 10 puntate su "Alluvione, un anno dopo". Per quanto riguarda il turismo ha visitato finora 132 paesi del mondo. Fa parte dell'ITP, associazione di giornalisti della stampa turistica. Ha al suo attivo anche una spedizione umanitaria via terra in Guinea Bissau e il viaggio con auto elettriche Tesla Padova-Belgrado lungo i luoghi di Nikola Tesla.

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