ARGIANO IN CIMA ALLA CLASSIFICA MONDIALE DI WINE SPECTATOR
Il Vigna del Suolo 2019 di Argiano è stato riconosciuto da Wine Spectator, la bibbia internazionale del vino, come una delle etichette migliori di sempre nell’annata 2019. Bruce Sanderson, Senior Editor di Wine Spectator, ha valutato il Vigna del Suolo 2019 il miglior brunello di Montalcino, assegnandogli 98 punti. Così, dopo il titolo di Wine of the Year ottenuto nel 2023 con il Brunello di Montalcino 2018, si aggiunge per Argiano un altro grande riconoscimento.
Questi risultati sono la testimonianza del continuo impegno e la passione che l’azienda dedica alla produzione dei propri vini. “Dopo dieci anni di duro lavoro, partito in vigna con un progetto di micro- mappatura dei vigneti e proseguito in cantina con un forte lavoro qualitativo volto a fare vini espressione di un territorio, siamo orgogliosissimi di questo ulteriore riconoscimento” spiega Bernardino Sani Amministratore Delegato di Argiano che conclude affermando “continua ad essere per noi un traguardo che condividiamo con tutto il territorio.”
La storia di Argiano, da più di 500 anni, s’intreccia con quella di Montalcino. Testimonianza del legame storico con questo straordinario territorio è Villa Bell’Aria, l’edificio cinquecentesco che domina la tenuta e che rappresenta l’ultima villa rinascimentale nel comune di Montalcino. Nel corso dei secoli, è passata di proprietà fra le varie famiglie nobiliari di origine senese qui succedutesi, fino ad arrivare all’800 e alla conduzione di Ersilia Caetani Lovatelli che fece conoscere i vini di Argiano nei migliori salotti dell’epoca. Nel 2013, l’azienda passa alla famiglia brasiliana Esteves, appassionata di Rinascimento toscano e amante di Montalcino e dei suoi vini.
A guidare Argiano è Bernardino Sani, in qualità di amministratore delegato ed enologo, in azienda dal 2012. Dal 2014, assieme all’agronomo Francesco Monari, Sani avvia un progetto di investimenti e ristrutturazione produttiva, incentrata in particolare sui vigneti e sul Sangiovese. Identità, Tradizione ed Equilibrio: sono queste le parole chiave che descrivono al meglio la filosofia di Argiano. L’Identità: legame con Montalcino e con i micro-terroir aziendali, con la produzione vini di grande struttura, profondi e longevi.
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).