A VENEZIA APRE GHENI RESTAURANT

Un nuovo indirizzo a Venezia per assaporare l’eccellenza dell’alta cucina. Apre Gheni Restaurant, in Fondamenta Savorgnan numero 535, nel sestiere di Canareggio. Il ristorante rappresenta la nuova sfida di Eugen Gjokaj, conosciuto ai più come Gheni, noto panificatore e imprenditore di Mirano (Venezia), già proprietario del Bacaro Gheni Pan e Vin a Dorsoduro.   

Il locale, frutto di attenti lavori di ristrutturazione di un ex magazzino, è guidato in cucina dallo chef Pierluigi Lovisa, noto per la sua cucina innovativa che coniuga tradizione e creatività.    

Il menu di Gheni Restaurant riflette l'approccio "cucina prog" di Lovisa, con piatti di terra e di mare e un'attenzione particolare al vegetale. Il ristorante propone un'esperienza culinaria raffinata e bilanciata, con piatti come "Uovo 62 con tartufo e patate affumicate" e "Gnocchi sferici alle rape rosse". 

Chef Pierluigi Lovisa, originario di Lamon nel Bellunese, ha maturato la sua esperienza oltre che a Venezia, in Svizzera e Francia. Ha esordito in celebri ristoranti veneziani come Grimoud, Villa Mabapa, Il Giglio, il ristorante dell’hotel Agli Alboretti, il Vecio Fritolin. Lovisa mancava da Venezia da tre anni, che lo hanno impegnato in consulenze per molti ristoranti su tutto il territorio Veneto. Attualmente lo chef sta seguendo la linea della cucina di un hotel a Bibione. Lo stesso chef spiega quale sarà la proposta di Gheni restaurant: «I piatti del menu rispecchiano la mia personale interpretazione della cucina. Io la definisco una “cucina prog” ovvero progressiva, come il vecchio rock degli anni ’80».    

Gheni, di origine albanese ma radicato in Italia dal 1999, arriva in Italia a 15 anni, e da subito è stato folgorato dalla passione per il pane lavorando in un panificio della provincia di Venezia. Nel 2011 apre il suo primo panificio a Mira (Venezia), per poi trasferirsi 2016 a Mirano (Venezia) in un nuovo negozio dove, oltre al panificio, avvia anche la pasticceria e il bar caffetteria.

«La vita mi ha portato a Venezia e dedico questo nuovo locale proprio alla città, ai veneziani e a chi ama la laguna». Nell’arco di circa vent’anni ha avviato molteplici attività imprenditoriali legate al mondo della cucina e della gastronomia: il panificio, la caffetteria, il “bacaro” veneziano e adesso il ristorante. «Nulla nasce per caso – spiega lo stesso imprenditore - in queste diverse realtà, è racchiusa la mia passione, la mia vita, tanti sacrifici e la volontà di far star bene le persone attraverso la materia prima di qualità e un servizio ineccepibile».

Gheni non dimentica le sue radici e continua ad essere un panificatore, maestro dell’arte bianca. Per lui preparare il pane per il ristorante è una grande soddisfazione: «Il pane ha un’importanza centrale ed è fondamentale nella riuscita di un servizio: rappresenta la prima impressione che un ristorante offre ai clienti, un piccolo assaggio dell'esperienza culinaria che li attende».   

Il cestino del pane e alcuni desert sono preparati dallo stesso Gheni, evidenziando così l'importanza dell’arte bianca nella sua visione culinaria. Il ristorante, con circa 300 metri quadri, offre 40 posti sia all'interno che nel cortile, con un plateatico esterno con vista sul Canale di Canareggio.   

Vini in carta sono in continua evoluzione: 180 etichette con un’attenta selezione di vini del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, ma anche del territorio nazionale ed europei.  

 

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

Acconsento al Trattamento dei miei dati Personali nel rispetto del reg. 2016/679/UE e dichiaro di avere letto l'informativa sulla Privacy
Accetto di ricevere informazioni in merito a promozioni, news ed eventi relativi a questo sito in conformità al nuovo reg. 2016/679/UE sulla Privacy.